Giornalisti uccisi a Gaza, l’inviata Onu Francesca Albanese chiede sanzioni a Israele

Lorenzo Di Bari

Agosto 25, 2025

Francesca Albanese, rappresentante delle Nazioni Unite, ha lanciato un appello urgente attraverso un post su X, chiedendo una mobilitazione internazionale per fermare la violenza in corso a Gaza. Il 25 agosto 2025, dopo l’uccisione di quattro giornalisti e membri della protezione civile in un attacco delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) contro l’ospedale Nasser di Khan Yunis, la Albanese ha esortato i governi di tutto il mondo a prendere provvedimenti decisivi. “Quanto altro deve ancora essere visto prima di agire per fermare questa carneficina? Rompete il blocco. Imponete un embargo sulle armi”, ha scritto la Albanese, sottolineando la gravità della situazione.

Il contesto dell’attacco a Khan yunis

L’attacco avvenuto all’ospedale Nasser ha suscitato una forte indignazione internazionale. Quattro giornalisti, identificati come Hossam al-Masri, Mohammed Salama, Mariam Abu Daqa e Moaz Abu Taha, hanno perso la vita mentre erano in servizio. Questo episodio si inserisce in un contesto di violenze che ha colpito la Striscia di Gaza, dove gli attacchi aerei israeliani hanno causato un elevato numero di vittime tra i civili e i soccorritori. La Albanese ha evidenziato che eventi simili si verificano continuamente, spesso senza ricevere la giusta attenzione mediatica. “Scene come questa si verificano ogni momento a Gaza, spesso invisibili, in gran parte non documentate”, ha aggiunto, richiamando l’attenzione sulla necessità di una risposta globale.

Le richieste della comunità internazionale

L’appello della Albanese si inserisce in un dibattito più ampio riguardante il conflitto israelo-palestinese e il ruolo della comunità internazionale. La rappresentante ha esortato gli Stati a prendere posizione contro la violenza, chiedendo sanzioni dirette contro Israele. L’idea di un embargo sulle armi è stata proposta come una misura necessaria per fermare il flusso di armamenti verso la regione, che contribuisce a perpetuare il conflitto. La richiesta di sanzioni è emersa in un momento in cui la comunità internazionale sta valutando come rispondere alle crescenti tensioni e alle violazioni dei diritti umani in corso.

Il video dell’attacco aereo

Le dichiarazioni della Albanese sono state amplificate dalla diffusione di un video che mostra un secondo attacco aereo israeliano durante una trasmissione in diretta su Al-Ghad TV, pochi minuti dopo il bombardamento iniziale sull’ospedale. Questo video ha sollevato ulteriori interrogativi sulla condotta delle operazioni militari e sulla protezione dei giornalisti e dei civili durante i conflitti. La morte di professionisti dei media in situazioni di guerra mette in luce la vulnerabilità di chi cerca di documentare la verità in scenari di violenza estrema.

L’appello della Albanese rappresenta una voce significativa in un momento critico per la Striscia di Gaza, dove la situazione umanitaria continua a deteriorarsi e la necessità di azioni concrete diventa sempre più urgente.

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