È scomparsa l’attrice spagnola Veronica Echegui, aveva 42 anni

Franco Fogli

Agosto 25, 2025

Il mondo del cinema spagnolo piange la scomparsa di una delle sue attrici più talentuose e versatili, Verónica Echegui. L’attrice, che ha saputo conquistare il pubblico con le sue interpretazioni intense, è deceduta all’età di 42 anni il 25 agosto 2025 presso l’Ospedale 12 de Octubre di Madrid, dopo una lunga battaglia contro una malattia che ha affrontato con grande dignità e riservatezza, lontana dai riflettori. La triste notizia è stata confermata da fonti vicine alla famiglia.

Chi era Verónica echegui

Verónica Echegui, nata il 16 giugno 1983 a Madrid con il nome di Verónica Fernández de Echegaray, era una discendente del noto drammaturgo e Premio Nobel per la Letteratura José Echegaray y Eizaguirre. Questa eredità culturale ha influenzato profondamente la sua carriera, caratterizzata da ruoli complessi e un forte impegno nel panorama artistico.

L’esordio di Echegui avvenne in televisione, dove ha interpretato piccoli ruoli in serie come Una nueva vida e Paco y Veva. Nel 2005, il suo talento si manifestò anche nel teatro, con la partecipazione allo spettacolo Infierno di Tomaž Pandur, ispirato alla cantica di Dante Alighieri. Tuttavia, il grande pubblico la conobbe nel 2006 grazie al film Yo soy la Juani, diretto da Bigas Luna, che le valse una nomination ai premi Goya come miglior attrice esordiente.

Dopo questo debutto, la carriera di Echegui decollò: partecipò a film come Tocar el cielo (2007) e El patio de mi cárcel (2008), prodotto da Pedro Almodóvar. La sua versatilità emerse ulteriormente in opere come La casa de mi padre, Bunny and the Bull e Seis puntos sobre Emma, dove interpretava una giovane non vedente con il sogno di diventare madre. Nel 2012, ottenne un’altra candidatura ai Goya per Katmandú, un espejo en el cielo, diretto da Icíar Bollaín, e nello stesso anno debuttò a Hollywood con il thriller La fredda luce del giorno, affiancando star come Henry Cavill e Sigourney Weaver.

Un percorso artistico e personale ricco di sfide

Nel corso degli anni, Verónica Echegui ha dimostrato una straordinaria capacità di adattarsi a diversi generi cinematografici, spaziando tra commedia e dramma. Ha recitato in film come La gran familia española, Kamikaze e No culpes al karma…. La sua presenza nel cinema italiano si è concretizzata con il film Lasciati andare (2017), in cui recitava accanto a Toni Servillo, e nel thriller Hunter’s Prayer – In fuga.

Echegui ha mantenuto una forte presenza anche nel mondo della televisione, partecipando a produzioni come la serie britannica Fortitude (2015–2017), la produzione americana Trust (2018) e la miniserie Netflix Tre giorni di Natale. Nel 2020, ricevette il Premio Gaudí come miglior attrice non protagonista per L’ofrena e nella commedia musicale Ballo ballo, ispirata alle canzoni di Raffaella Carrà, conquistò il pubblico e una nuova nomination ai Goya.

Recentemente, era impegnata in progetti come le serie Intimidad (Netflix, 2022), Los pacientes del doctor García (2023) e Amare da morire (2025), produzione Apple TV+ in cui interpretava il ruolo principale accanto a Joan Amargós. Il suo ultimo film, Justicia artificial, un thriller politico uscito nel 2024, ha messo in luce il suo coraggio nell’affrontare tematiche sociali e attuali.

Nel 2021, Verónica ha esordito come regista con il cortometraggio Tótem loba, ispirato a esperienze personali e riletto in chiave femminista, vincendo nel 2022 il Premio Goya per il miglior cortometraggio di fiction. Questa opera ha saputo fondere il racconto intimo con una forte denuncia sociale, dimostrando ancora una volta il suo impegno e la sua sensibilità artistica.

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