Tajani chiarisce: “Le posizioni su Macron spettano a me e Meloni”

Marianna Ritini

Agosto 24, 2025

Il 24 agosto 2025, il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha affrontato le domande dei giornalisti durante il Meeting di Rimini, riguardo alla controversia tra il Vicepremier Matteo Salvini e il Presidente francese Emmanuel Macron. Tajani ha sottolineato l’importanza di una politica estera che si basi su idee e dialogo, piuttosto che su conflitti verbali.

Il dibattito tra Italia e Francia

Durante il suo intervento, Tajani ha chiarito che la responsabilità della politica estera italiana ricade principalmente sul Presidente del Consiglio e sul Ministro degli Esteri. Ha dichiarato: “La politica estera la fanno il Presidente del Consiglio e il Ministro degli Esteri. Se si devono far valere le ragioni, si vince con la forza delle idee, non con la violenza delle parole”. Questo commento arriva in un momento di tensione tra Italia e Francia, in cui le dichiarazioni di Salvini hanno sollevato preoccupazioni a livello diplomatico.

Il Ministro ha insistito sull’importanza di mantenere un approccio calmo e razionale, affermando che “io uso sempre toni calmi, ma bisogna sempre ricordare che la forza delle idee in politica conta più della violenza delle parole”. Con queste parole, Tajani ha voluto ribadire la necessità di un dibattito costruttivo, piuttosto che di uno scontro diretto.

Il ruolo della diplomazia e la costruzione della pace

Tajani ha anche evidenziato l’importanza di lavorare per la pace, sottolineando che “dobbiamo andare avanti, lavorare, perché poi quando ci sono delle idee giuste vanno difese”. Ha esortato a combattere per le persone e per i valori che si ritengono giusti, affermando che ci vorrà tempo, ma alla fine “vincerà la pace”.

Il Ministro ha parlato dell’impegno necessario per affrontare le sfide attuali, sia in Medio Oriente che in Ucraina. “Costruire la pace, in questo momento, siamo tutti impegnati per questo. Non è facile, però bisogna sempre non demordere”, ha affermato. Tajani ha messo in luce la presenza di molte persone di buona volontà, sottolineando che, nonostante le difficoltà, ci sono molti “costruttori di pace” che lavorano per un futuro migliore.

Concludendo il suo intervento, il Ministro ha espresso ottimismo riguardo alla capacità di superare le tensioni attuali e ha ribadito l’importanza di un dialogo aperto e rispettoso tra le nazioni.

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