Polemiche accese in Danimarca riguardano il caso di una giovane madre di origine Inuit, Ivana Nikoline Brønlund, allontanata dalla sua neonata, Aviaja-Luuna, a sole due ore dalla nascita. Questo evento ha suscitato indignazione pubblica e ha portato a manifestazioni di protesta in sostegno della madre, che si è vista sottrarre la figlia a causa di un controverso test di “competenza genitoriale“. La situazione si è sviluppata nel contesto di una legge che vieta tali test per le persone di origine groenlandese, creando interrogativi sulla loro applicazione.
Il caso di Ivana nikoline brønlund
La giovane madre, 18 anni, originaria di Nuuk, è stata separata dalla sua bambina il 11 agosto 2025, giorno della nascita di Aviaja-Luuna, presso l’ospedale di Hvidovre, nei pressi di Copenaghen. Il Comune di Høje-Taastrup ha giustificato la decisione di allontanare la neonata sostenendo che Ivana non fosse in grado di prendersi cura della figlia a causa di traumi passati legati ad abusi infantili. La comunicazione della decisione è avvenuta il 17 luglio, generando un forte dolore nella giovane madre, che ha condiviso la sua esperienza su Facebook, esprimendo il suo desiderio di riunirsi con la figlia. “Mamma sentirĂ sempre la tua mancanza, piccola mia… Combatterò ogni giorno per riportarti a casa”, ha scritto Ivana, attirando l’attenzione di diverse associazioni che si sono unite a lei in manifestazioni di protesta.
Le manifestazioni di protesta
Dopo l’allontanamento di Aviaja-Luuna, diverse organizzazioni hanno organizzato proteste in diverse cittĂ , tra cui Nuuk, Copenaghen, ReykjavĂk e Belfast, per sostenere Ivana e chiedere una revisione della decisione del Comune. Le manifestazioni si sono intensificate, con attivisti che hanno espresso la loro solidarietĂ e hanno contestato l’applicazione dei test di “competenza genitoriale“, noti come FKU, che sono stati dichiarati razzisti e culturalmente inadeguati per le persone di origine Inuit. Nonostante la legge approvata a maggio 2025 vieti tali test, il caso di Ivana ha sollevato interrogativi su come e perchĂ© sia stata sottoposta a questa valutazione.
La risposta del governo danese
La ministra danese degli Affari Sociali, Sophie Hæstorp Andersen, ha espresso preoccupazione per la situazione e ha chiesto chiarimenti al Comune di Høje-Taastrup riguardo alla gestione del caso. “I test standardizzati non devono essere utilizzati per le famiglie di origine groenlandese. La legge è chiara”, ha affermato la ministra. Il Comune ha riconosciuto di aver commesso errori nelle procedure e ha dichiarato di voler garantire il rispetto delle normative legali e trovare la soluzione migliore per la famiglia coinvolta. Attualmente, Ivana ha la possibilitĂ di vedere la sua bambina solo una volta ogni due settimane, sotto supervisione, per due ore. Tuttavia, il primo incontro è stato interrotto prematuramente, lasciando la madre in lacrime e con il cuore spezzato. La prossima udienza per discutere il suo appello è fissata per il 16 settembre 2025.