La vicenda che ha scosso l’opinione pubblica riguarda una giovane donna di 23 anni, Marzia Sardo, che ha denunciato un episodio di molestie verbali avvenuto presso il Policlinico Umberto I di Roma. La ragazza ha condiviso la sua esperienza sui social media, esprimendo il suo dolore e la sua indignazione per quanto accaduto, sottolineando l’importanza di non rimanere in silenzio di fronte a simili episodi.
Il commento inappropriato del tecnico
Il 21 agosto 2025, Marzia Sardo si trovava presso il Policlinico Umberto I per sottoporsi a una TAC al cranio. Durante la visita, un tecnico, rivolgendosi a lei, avrebbe pronunciato la frase: “Se vuoi toglierti il reggiseno, ci fai felici tutti”. Questo commento, che ha suscitato grande sconcerto, è stato fatto mentre la giovane si preparava per l’esame e stava seguendo le indicazioni del personale sanitario riguardo agli accessori da rimuovere, come gli orecchini e la mascherina. Marzia ha raccontato che, in un momento di innocente curiosità, ha chiesto se fosse necessario togliere anche il reggiseno, ignara della reazione provocatoria del tecnico.
La giovane ha descritto l’ambiente circostante, indicando che il tecnico ha pronunciato la frase in presenza di altri colleghi, tutti di sesso maschile. Questo ha reso l’episodio ancora più imbarazzante e inaccettabile, evidenziando un problema di rispetto e professionalità all’interno di un contesto sanitario che dovrebbe garantire sicurezza e dignità ai pazienti.
La denuncia e la richiesta di cambiamento
Marzia Sardo ha deciso di non rimanere in silenzio e ha annunciato l’intenzione di presentare un reclamo ufficiale contro il tecnico. Nel suo sfogo sui social, ha espresso la frustrazione per dover affrontare situazioni simili, anche in luoghi dove ci si aspetterebbe un comportamento etico e professionale. Ha raccontato di essere arrivata al pronto soccorso alle 14:30 e di essere rimasta in attesa fino alle 21 per effettuare gli esami, aggiungendo che il pensiero del medico, invece di concentrarsi sulla sua salute, era rivolto a commenti inappropriati.
La giovane ha invitato le persone a riflettere su come tali comportamenti possano influenzare le vittime e ha sottolineato che non è normale ridere su episodi del genere. Marzia ha rimarcato la necessità di affrontare la questione delle molestie anche in ambienti che dovrebbero essere sicuri, come gli ospedali, e ha esortato le persone a prendere posizione contro tali comportamenti, affermando che non si può continuare a tollerare simili atteggiamenti.
La sua testimonianza ha riacceso il dibattito su molestie e rispetto all’interno delle strutture sanitarie, richiamando l’attenzione su un tema di fondamentale importanza per la dignità e la sicurezza dei pazienti.