Gaza, raid aereo di Israele provoca 19 vittime: 17 erano sfollati a Khan Yunis

Franco Fogli

Agosto 23, 2025

La situazione nella Striscia di Gaza continua a deteriorarsi, con un aumento significativo delle vittime a seguito dei raid aerei condotti dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF). Secondo quanto riportato dall’emittente al-Jazeera, sabato 23 agosto 2025, almeno 19 palestinesi hanno perso la vita durante attacchi aerei iniziati all’alba. Tra le vittime, ci sono almeno quattro bambini, tragicamente uccisi mentre si trovavano all’interno di tende di sfollati nella città meridionale di Khan Yunis. Fonti mediche dell’ospedale kuwaitiano di Gaza confermano che i piccoli erano presenti nel campo quando sono stati colpiti dal fuoco israeliano.

Contesto degli eventi

Il contesto di questi eventi è caratterizzato da un attacco che ha colpito anche una residenza nel campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia, dove sono stati registrati ulteriori decessi e feriti. La situazione umanitaria si complica ulteriormente con l’occupazione di Gaza City, dove le IDF hanno dichiarato di aver iniziato un’operazione voluta dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Effie Defrin, portavoce delle Forze di Difesa Israeliane, ha comunicato che le forze israeliane “già controllano la periferia della città”, segnalando un’intensificazione delle operazioni militari nella regione.

Monitoraggio della comunità internazionale

La comunità internazionale continua a monitorare con preoccupazione l’evolversi della situazione, mentre i civili palestinesi affrontano conseguenze devastanti a causa delle ostilità in corso. Le notizie di attacchi indiscriminati e di perdite civili sollevano interrogativi sulla necessità di un intervento diplomatico per fermare il conflitto e garantire la sicurezza della popolazione.

Nuova ondata di violenza

La Striscia di Gaza, già martoriata da anni di conflitti, si trova ora di fronte a una nuova ondata di violenza che colpisce in modo particolare i più vulnerabili, come i bambini. La comunità internazionale è chiamata a riflettere sulle azioni necessarie per proteggere i diritti umani e garantire la sicurezza di tutti i civili coinvolti in questo conflitto.

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