Il 22 agosto 2025, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla situazione economica degli Stati Uniti durante una conferenza stampa tenutasi al simposio di Jackson Hole. In un contesto di crescente tensione con il presidente Donald Trump, Powell ha aperto la porta a un possibile taglio dei tassi d’interesse, evidenziando i rischi crescenti per l’occupazione. Le sue parole giungono in un momento delicato, in cui il mercato del lavoro, sebbene sembri stabile, presenta un equilibrio precario dovuto a un rallentamento sia dell’offerta che della domanda di lavoro.
La situazione economica attuale
Durante la sua intervista, Powell ha sottolineato che i rischi di un aumento dell’occupazione sono in crescita. Nonostante il mercato del lavoro appaia in equilibrio, l’economia sta affrontando sfide significative. “La situazione è complessa”, ha affermato, “e il rallentamento dell’offerta e della domanda di lavoratori contribuisce a questa incertezza”. Powell ha anche espresso preoccupazione per l’inflazione, che si attesta sopra il target del 2%. Ha avvertito che i dazi imposti recentemente hanno cominciato a influenzare i prezzi al consumo, e i loro effetti sono destinati ad accumularsi nei prossimi mesi.
Il presidente della Federal Reserve ha messo in guardia sull’incertezza riguardo ai tempi e all’entità di questi effetti, dichiarando: “Non permetteremo che un aumento temporaneo dei prezzi diventi un fenomeno permanente”. La sua analisi si è concentrata sulla necessità di monitorare attentamente la situazione economica per evitare che l’inflazione possa sfuggire di mano.
Possibili cambiamenti nella politica monetaria
Powell ha anche accennato a una possibile revisione della politica monetaria, affermando che “la politica attuale è in territorio restrittivo” e che ci sono motivi per considerare un adeguamento della posizione della Federal Reserve. Con un tasso di riferimento attualmente fissato a 100 punti base, Powell ha osservato che ci si avvicina a una posizione neutrale rispetto a un anno fa. Ha aggiunto che la stabilità nel tasso di disoccupazione e in altri indicatori del mercato del lavoro consentono di procedere con cautela nella valutazione di eventuali modifiche.
“Siamo consapevoli delle sfide legate all’inflazione e procederemo con attenzione”, ha dichiarato Powell, sottolineando che ogni decisione futura sarà basata su un’attenta analisi dei dati economici. La Federal Reserve, secondo Powell, non deraglierà dal suo approccio prudente.
La reazione di Trump
Nella stessa giornata, il presidente Donald Trump ha fatto notizia con una dichiarazione controversa, minacciando di licenziare Lisa Cook, membro del Consiglio dei governatori della Federal Reserve, se non si dimetterà. Trump ha espresso il suo disappunto nei confronti di Cook, accusandola di comportamenti inappropriati e ha chiesto le sue dimissioni tramite un post su Truth. Cook, nominata nel gennaio 2022 dall’ex presidente Joe Biden, ha già subito critiche da parte di Trump, il quale ha descritto le sue azioni come “sbagliate”.
Questa tensione tra il presidente e la Federal Reserve si inserisce in un contesto di crescente incertezza economica, e le parole di Powell potrebbero rappresentare un tentativo di distensione in un clima di conflitto con l’amministrazione Trump. La situazione resta dunque in evoluzione, con implicazioni significative per la politica monetaria e l’economia statunitense.