Inchiesta urbanistica a Milano: il costruttore Catella riottiene la libertà.

Franco Fogli

Agosto 22, 2025

Il 22 agosto 2025, il Tribunale del Riesame di Milano ha accolto la richiesta degli avvocati di Manfredi Catella, imprenditore noto nel settore immobiliare, revocando così la misura degli arresti domiciliari che lo aveva colpito. Catella è attualmente coinvolto in un’inchiesta che riguarda presunti reati di falso e corruzione legati all’urbanistica della città. La decisione del tribunale arriva dopo tre giorni di valutazione della richiesta di libertà presentata dalla difesa. Le motivazioni per questa scelta saranno disponibili entro 45 giorni e potrebbero chiarire se la revoca sia stata motivata dall’assenza di prove sufficienti o dalla mancanza di necessità delle misure cautelari.

Il caso di Manfredi Catella

Manfredi Catella, fondatore e amministratore delegato di Coima, è una figura di spicco nello sviluppo immobiliare milanese degli ultimi anni. La sua posizione nel settore ha attirato l’attenzione delle autorità, portando a un’indagine che ha sollevato gravi accuse. Catella è stato arrestato in relazione a presunti atti di corruzione e falso, ma ora, con la revoca degli arresti domiciliari, si trova nuovamente libero di operare. La decisione del Tribunale del Riesame di Milano rappresenta una svolta significativa nel suo caso, che ha sollevato interrogativi sull’operato delle autorità e sull’integrità del processo.

Il contesto dell’inchiesta e le implicazioni

L’inchiesta che coinvolge Manfredi Catella è parte di un filone più ampio che riguarda la corruzione nel settore dell’urbanistica a Milano. Le accuse mosse nei confronti di Catella non sono isolate; anche Alessandro Scandurra, architetto e membro della Commissione paesaggio del Comune di Milano, è stato coinvolto nello stesso caso. Scandurra, sospettato di essere un pubblico ufficiale corrotto, ha visto anch’egli revocati gli arresti domiciliari dieci giorni prima della decisione riguardante Catella. La sinergia tra i due casi suggerisce un quadro complesso di relazioni e pratiche all’interno dell’amministrazione pubblica e del settore privato.

La revoca degli arresti domiciliari per Catella è un segnale che potrebbe avere ripercussioni sia sul piano legale che su quello professionale. Mentre si attende con interesse il contenuto delle motivazioni del tribunale, il caso continua a generare discussioni e preoccupazioni sulla trasparenza e l’etica nel settore immobiliare. Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere le dinamiche di questa inchiesta e le eventuali conseguenze per gli attori coinvolti.

Le reazioni e il futuro del procedimento legale

Le reazioni alla decisione del Tribunale del Riesame non si sono fatte attendere. Gli avvocati di Catella, il professor Francesco Mucciarelli e l’avvocato Adriano Raffaelli, hanno espresso soddisfazione per l’esito del ricorso, sottolineando l’importanza della presunzione di innocenza fino a prova contraria. La revoca degli arresti domiciliari rappresenta un passo significativo per l’imprenditore, che ora potrà difendersi in libertà.

Tuttavia, il procedimento legale non è concluso. Le motivazioni del tribunale, attese entro 45 giorni, saranno fondamentali per delineare il futuro di Catella e per comprendere le ragioni che hanno portato alla sua liberazione. La situazione rimane quindi in evoluzione, con la comunità legale e l’opinione pubblica in attesa di ulteriori sviluppi in un caso che potrebbe avere ripercussioni significative sull’immagine del settore immobiliare milanese e sulla fiducia nelle istituzioni locali.

×