Caso Menendez: Erik resta in carcere, oggi si decide sul fratello Lyle

Marianna Ritini

Agosto 22, 2025

Il tribunale di sorveglianza della California ha negato la richiesta di libertà vigilata a Erik Menendez, attualmente detenuto da 35 anni insieme al fratello Lyle per l’omicidio dei loro genitori avvenuto nel 1989. La decisione, comunicata il 22 agosto 2025, stabilisce che Erik potrà presentare una nuova richiesta tra tre anni. Questo caso ha riacquistato attenzione mediatica grazie alla recente serie Netflix ‘Monsters’.

Il caso menendez e la condanna

Erik e Lyle Menendez furono condannati nel 1996 all’ergastolo per aver assassinato i genitori, Jose e Kitty Menendez, nella loro villa di Beverly Hills. All’epoca dei fatti, i due ragazzi avevano rispettivamente 18 e 21 anni. Durante il processo, la difesa sostenne che i fratelli avessero agito per legittima difesa, citando anni di abusi sessuali subiti da parte del padre. Tuttavia, i pubblici ministeri posero l’accento sul movente economico, affermando che i due avessero ucciso i genitori per ottenere un’eredità multimilionaria.

Nel corso di un’udienza che si è protratta per un’intera giornata, Erik Menendez è stato interrogato riguardo ai motivi che lo hanno spinto a commettere il crimine. Nonostante il suo tentativo di spiegare le sue azioni, il commissario Robert Barton ha ritenuto che Erik non fosse ancora pronto per il rilascio. “Credo nella redenzione, ma secondo gli standard legali, continui a rappresentare un rischio per la sicurezza pubblica”, ha dichiarato Barton al termine dell’udienza.

Prospettive future e richieste di clemenza

La negazione della libertà vigilata non segna la fine della battaglia legale per Erik Menendez. Infatti, l’attenzione si sposta ora sul governatore Gavin Newsom, il quale sta considerando una richiesta di clemenza avanzata dai due fratelli. La clemenza potrebbe manifestarsi sotto forma di una riduzione della pena o, in casi estremi, di una grazia, ma non annullerebbe le condanne già inflitte.

Il governatore Newsom si trova di fronte a una decisione delicata, poiché intervenire in un caso così controverso potrebbe comportare rischi politici, specialmente in vista della sua possibile candidatura alla presidenza. Oltre alla libertà vigilata e alla clemenza, i fratelli Menendez hanno richiesto un nuovo processo, sostenendo di aver scoperto ulteriori prove nel loro caso. Un giudice sta attualmente esaminando questa richiesta, ma l’ufficio del procuratore distrettuale di Los Angeles si oppone fermamente.

La vita in carcere e la testimonianza di Erik

Nel maggio 2025, un giudice di Los Angeles ha ridotto le condanne di Erik e Lyle Menendez da ergastolo senza possibilità di libertà vigilata a 50 anni di carcere. Questa decisione ha reso i fratelli immediatamente idonei a richiedere la libertà condizionata, poiché all’epoca dei crimini avevano meno di 26 anni.

Durante l’udienza, Erik ha fornito un resoconto dettagliato della sua infanzia e delle circostanze che lo hanno portato a compiere l’omicidio. Ha descritto un ambiente familiare privo di una base morale, in cui era stato educato a mentire e imbrogliare. “Non sono stato cresciuto con una base morale,” ha dichiarato Erik. “L’idea di giusto e sbagliato non mi è stata mai instillata da adolescente”. La sua testimonianza ha sollevato interrogativi sulla sua responsabilità e sulla possibilità di una riabilitazione futura.

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