Anarchici inviano lettera di minacce a Il Tempo, Cerno risponde: “Non ci intimidite”

Lorenzo Di Bari

Agosto 22, 2025

Una lettera di minacce è stata recapitata alla redazione de Il Tempo, situata a Piazza Colonna, il 21 agosto 2025. Il messaggio, firmato con una “A” cerchiata, è attribuito a gruppi anarchici e contiene frasi inquietanti come “Servi del potere morirete“. A denunciare l’accaduto è stato il direttore del quotidiano, Tommaso Cerno, che ha affrontato la questione nell’editoriale del giorno successivo, intitolato “Non si può fermare Il Tempo“.

Dettagli della lettera di minacce

La missiva, giunta in redazione il 21 agosto 2025, ha suscitato preoccupazione tra i membri della redazione e dell’editore Giampaolo Angelucci. Le minacce non si limitano a un singolo individuo, ma sono dirette anche al vicepresidente Andrea Pasini e al direttore editoriale di Libero, Daniele Capezzone. Cerno ha sottolineato che la lettera rappresenta un attacco alla libertà di stampa e alla democrazia, in un momento in cui il giornale sta affrontando sfide significative.

Il direttore ha commentato la situazione affermando che, nonostante le intimidazioni, la redazione continuerà a perseguire la verità e il diritto di informare i cittadini. Cerno ha anche evidenziato il contesto in cui è avvenuto questo episodio: il giorno in cui il centro sociale Leoncavallo di Milano, simbolo di illegalità, è stato sgomberato dopo 31 anni. Secondo Cerno, le minacce sono un chiaro segnale che il giornale sta operando nel giusto, attirando l’attenzione di chi non condivide i valori di libertà e democrazia.

Reazioni e indagini in corso

Dopo la ricezione della lettera minacciosa, Il Tempo ha immediatamente presentato una denuncia ai carabinieri. Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine e sono già stati effettuati rilievi sul luogo per raccogliere prove utili. La redazione si è mostrata determinata a non farsi intimidire da tali attacchi, ribadendo l’importanza della libertà di espressione in un contesto democratico.

Le minacce ricevute sono state accolte con una forte condanna da parte di diversi esponenti del mondo dell’informazione e della politica, che hanno espresso solidarietà al quotidiano e ai suoi dirigenti. La comunità giornalistica si è unita per sottolineare il rischio che tali atti di intimidazione pongono alla libertà di stampa, un valore fondamentale in una società democratica.

Il caso di Il Tempo non è isolato e riflette una tendenza preoccupante di minacce e attacchi contro i media. Le autorità stanno monitorando attentamente la situazione, consapevoli dell’importanza di proteggere i giornalisti e garantire la loro sicurezza mentre svolgono il loro lavoro.

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