Il conflitto in Ucraina continua a intensificarsi, con nuovi sviluppi che emergono dalle regioni orientali di Donetsk e Luhansk. Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, fotografie satellitari recenti rivelano che la Russia sta trasformando le aree occupate in una vasta base militare, con l’obiettivo di lanciare future operazioni aggressive. I negoziati per una risoluzione del conflitto, mentre Donald Trump propone un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, sembrano ancora lontani.
Trasformazione delle infrastrutture civili
L’analisi delle immagini satellitari ha evidenziato come Mosca stia convertendo infrastrutture civili nei territori occupati in basi militari. In particolare, le regioni di Donetsk e Luhansk stanno subendo un processo di militarizzazione che prevede la creazione di strutture per ospitare soldati, stoccare munizioni e lanciare droni. L’aeroporto internazionale di Donetsk, rimasto in stato di abbandono per oltre dieci anni, è diventato un esempio emblematico di questa trasformazione. Le fotografie fornite da Planet Labs mostrano un notevole sviluppo, con la pista ripavimentata e la costruzione di nuovi hangar, a testimonianza di un rinnovato uso militare dell’area.
Vadym Hlushko, fondatore del progetto di intelligence open source Kiberboroshno, ha dichiarato che le nuove strutture costruite a Donetsk sono destinate a fungere da piattaforme di lancio per droni kamikaze russi-iraniani. Queste installazioni non solo servono come postazioni principali, ma anche come finte strutture per ingannare le forze nemiche. Hlushko ha messo in guardia sul potenziale uso di droni armati con proiettili d’artiglieria, aumentando così il rischio di attacchi mirati.
Preoccupazioni per la sicurezza
La militarizzazione delle aree occupate ha sollevato preoccupazioni tra la popolazione ucraina, specialmente in vista delle proposte di Trump riguardo a possibili “scambi territoriali”. Molti cittadini temono che i territori già occupati possano diventare la base per una nuova offensiva russa. Il Kyiv Independent riporta che l’Institute for the Study of War ha messo in guardia sulla minaccia rappresentata dalle basi avanzate russe, che non solo interessano l’Ucraina, ma anche i Paesi della NATO.
Un attivista del gruppo partigiano Zla Mavka ha descritto come la Russia stia occupando edifici civili e trasformandoli in caserme, impedendo l’accesso agli abitanti locali. Petro Andriushenko, consigliere del sindaco di Mariupol, ha dichiarato che gran parte del Donbass è già diventata una base militare russa, con ogni centro abitato che ospita strutture destinate ai soldati.
Riconversione di strutture civili in basi militari
I militari russi stanno documentando la riconversione di varie strutture civili in basi militari. Tra queste, un’ex fabbrica di trattori a Berdiansk è stata trasformata in una base, mentre un ex caseificio a Dovzhansk è diventato un’officina per veicoli militari. Anche una scuola a Oleksandrivka è stata adattata come rifugio per carri armati. Queste azioni evidenziano come la Russia stia sfruttando le risorse locali per sostenere il proprio sforzo bellico.
Dal 2014, le forze ucraine hanno rafforzato le città chiave rimaste sotto il loro controllo in Donetsk e Luhansk, come Pokrovsk, Kupiansk, Kostyantynivka e Kramatorsk, per resistere agli attacchi. La cessione di queste città fortificate, nell’ambito di un eventuale scambio territoriale, potrebbe rappresentare una grave minaccia per la sicurezza nazionale dell’Ucraina, esponendo le sue migliori difese a un attacco diretto da parte delle forze russe.
