A Milano, nella mattina del 21 agosto 2025, è in atto lo sfratto del centro sociale Leoncavallo. L’intervento, inizialmente programmato per il 9 settembre, è stato anticipato e ha preso avvio alle 9 di oggi. Sul luogo dell’operazione sono presenti gli agenti della polizia locale, che collaborano con l’ufficiale giudiziario per garantire il corretto svolgimento delle operazioni di sgombero.
Dettagli dello sfratto
L’operazione di sfratto al centro sociale Leoncavallo ha generato un notevole interesse mediatico e pubblico. La decisione di anticipare l’intervento è stata comunicata ufficialmente, e le forze dell’ordine sono state mobilitate per gestire la situazione. Gli agenti della questura di Milano sono stati schierati per garantire la sicurezza dell’area e prevenire eventuali disordini. L’operazione è stata organizzata in risposta a anni di attività illegali che, secondo le autorità, hanno caratterizzato il centro sociale.
Matteo Salvini, leader della Lega, ha commentato l’operazione attraverso un post sui social media, sottolineando l’importanza di far rispettare la legge. “Decenni di illegalità tollerata, e più volte sostenuta, dalla sinistra: ora finalmente si cambia. La legge è uguale per tutti: afuera!” ha dichiarato Salvini, evidenziando la sua posizione fermamente a favore dell’azione intrapresa.
Contesto e reazioni
Il centro sociale Leoncavallo rappresenta una realtà controversa a Milano, spesso al centro di dibattiti politici e sociali. La sua storia è segnata da tensioni tra attivisti e autorità, con il centro che ha funzionato come un luogo di aggregazione per diverse iniziative culturali e sociali. Tuttavia, le autorità hanno sostenuto che la sua presenza ha portato a problematiche di ordine pubblico e legalità.
Le reazioni alla notizia dello sfratto sono state molteplici. Mentre alcuni cittadini e politici hanno applaudito l’azione come un passo necessario verso il ripristino della legalità, altri hanno espresso preoccupazione per le conseguenze sociali di tale intervento. Le manifestazioni di sostegno al centro sociale si sono già verificate, con gruppi di attivisti pronti a mobilitarsi in risposta a ciò che considerano un attacco alla libertà di espressione e di associazione.
La situazione a Milano resta tesa, con la polizia che monitora attentamente gli sviluppi e le eventuali reazioni della comunità. Le operazioni di sgombero continuano, mentre i cittadini attendono di vedere come si evolverà la situazione nel corso della giornata.