L’avvocato Angelo Pisani ha rilasciato dichiarazioni significative durante un’intervista con Marco Carrara nel programma “Agorà Estate”, andata in onda il 20 agosto 2025. Il legale rappresenta Stefano De Martino e ha espresso preoccupazione per il benessere emotivo del presentatore, dopo che alcune immagini e video privati sono stati diffusi online. Questi contenuti ritraggono De Martino in compagnia della sua attuale fidanzata, Caroline Tronelli, all’interno della loro abitazione a Roma.
La diffusione non autorizzata di immagini
Durante l’intervista, Pisani ha descritto la situazione attuale di De Martino, affermando che “chiunque di noi sarebbe non solo offeso ma ‘triste'” nel vedere la propria immagine gestita e manipolata senza consenso. L’avvocato ha sottolineato l’impatto emotivo che tali atti possono avere, non solo sul suo assistito ma anche sui suoi familiari. La diffusione di queste immagini ha sollevato interrogativi circa la privacy e il rispetto delle persone, specialmente per chi vive sotto i riflettori.
La richiesta di condanna
Pisani ha affermato che l’azione legale non si limiterà solo ai responsabili della diffusione originale dei contenuti, ma si estenderà a tutti coloro che conservano e condividono tali dati. “Per la prima volta chiediamo la condanna anche di tutti coloro i quali conservano e girano questi dati”, ha dichiarato l’avvocato, evidenziando come anche questi individui possano essere considerati complici di reati di ricettazione e di altre violazioni gravi.
Normative e interventi necessari
L’avvocato ha anche messo in evidenza la necessità di intervenire con normative adeguate per affrontare un fenomeno che, a suo avviso, è in continua espansione. Ha sottolineato l’importanza di attuare misure legislative che possano proteggere le persone da simili violazioni della privacy, facendo riferimento all’evoluzione della tecnologia e alle sfide che essa comporta. Pisani ha dichiarato che è fondamentale sviluppare strategie per contrastare la diffusione illecita di contenuti privati, tutelando così gli individui e le loro famiglie.
L’intervista ha portato alla luce non solo la questione della privacy, ma anche la responsabilità collettiva che ognuno ha nel rispettare la dignità altrui, specialmente in un’epoca in cui le informazioni possono diffondersi rapidamente attraverso i social media e altre piattaforme online.
