Secondo quanto riportato dalla tv satellitare al-Jazeera, il numero dei palestinesi deceduti a causa delle operazioni militari israeliane ha superato quota 62.000. In risposta alla crescente intensificazione del conflitto, le forze armate israeliane hanno richiamato 60.000 riservisti per una nuova offensiva.
Le autorità della Striscia di Gaza, controllate da Hamas dal 2007, hanno dichiarato che tra i deceduti ci sono “almeno 18.885 bambini“. Questi dati si riferiscono all’inizio delle operazioni militari israeliane, avviate il 7 ottobre 2023, in seguito a un attacco contro Israele. La situazione è stata riportata in dettaglio da al-Jazeera, evidenziando l’impatto devastante del conflitto sulla popolazione civile.
Israele approva nuovi piani militari
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dato il via libera ai piani per l’offensiva su Gaza City, presentati nella notte dal capo di Stato Maggiore delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), Eyal Zamir, e da altri ufficiali. Le notizie sono state confermate dai media israeliani, che hanno sottolineato l’urgenza della situazione.
Richiamo di riservisti israeliani
A partire da oggi, circa 60.000 riservisti israeliani riceveranno ordini di chiamata per partecipare all’offensiva. Secondo quanto riportato dal Times of Israel, la convocazione non è immediata; i riservisti avranno almeno due settimane di preavviso prima di dover presentarsi per il servizio. Questo richiamo si aggiunge ai già numerosi riservisti attualmente attivi, ma non tutti parteciperanno direttamente all’operazione per la conquista di Gaza City. Alcuni di loro saranno impiegati per sostituire le truppe permanenti su altri fronti.
La situazione continua ad evolversi rapidamente e i prossimi sviluppi saranno seguiti con attenzione sia a livello locale che internazionale.