Cumulo contributivo 2025: l’esperto illustra le possibilità per anticipare la pensione

Franco Fogli

Agosto 20, 2025

Andrea Martelli, fondatore e amministratore di MiaPensione, ha recentemente condiviso importanti informazioni riguardo al cumulo contributivo 2025, un’opportunità significativa per chi desidera anticipare l’accesso alla pensione. In un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Adnkronos/Labitalia il 20 agosto 2025, Martelli ha sottolineato come in un contesto previdenziale in continua evoluzione, la disponibilità di informazioni corrette possa determinare la differenza tra un trattamento pensionistico svantaggioso e uno ottimizzato.

Il cumulo contributivo: requisiti e vantaggi

Il cumulo contributivo, secondo Martelli, consente di unire i contributi versati in diverse gestioni previdenziali, offrendo così la possibilità di raggiungere i requisiti necessari per la pensione in modo più rapido. Per poter accedere a questo strumento, è fondamentale aver versato contributi in almeno due gestioni diverse e non essere già titolari di una pensione diretta in una di esse. Martelli ha specificato che i requisiti contributivi richiesti sono di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Grazie a questo strumento, molti lavoratori possono superare più velocemente la soglia contributiva minima, evitando di attendere l’età pensionabile ordinaria.

Martelli ha messo in evidenza che ogni periodo assicurativo viene valorizzato, anche in caso di esperienze lavorative brevi o discontinue. Questo approccio consente di evitare la dispersione dei diritti previdenziali maturati, contribuendo a garantire una pensione più adeguata alle esigenze del lavoratore.

Controllo della posizione contributiva

Per massimizzare i benefici del cumulo contributivo, Martelli ha raccomandato di verificare attentamente la propria posizione contributiva presso gli enti previdenziali competenti. Disallineamenti, mancati accrediti o buchi contributivi, specialmente durante i periodi di transizione tra diversi impieghi, possono ostacolare il pensionamento o ridurre l’importo della pensione. È quindi consigliabile richiedere l’estratto conto contributivo all’INPS e ad altri enti coinvolti, segnalando tempestivamente eventuali anomalie e valutando la regolarizzazione di contributi mancanti, anche attraverso versamenti volontari o azioni di recupero entro i cinque anni previsti dalla prescrizione.

Strategie per aumentare l’anzianità contributiva

Martelli ha evidenziato che tra le strategie più efficaci per incrementare l’anzianità contributiva, il riscatto della laurea rappresenta una leva importante. Questa opzione è particolarmente vantaggiosa per coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e rientrano nel sistema contributivo puro. Oltre a incrementare i contributi utili, i costi del riscatto sono interamente deducibili dal reddito imponibile, consentendo un immediato risparmio fiscale. Per chi ha una posizione mista, il riscatto può persino permettere di raggiungere i 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, attivando un calcolo pensionistico più favorevole.

Ottimizzazione della tassazione pensionistica

Il trattamento pensionistico ottenuto tramite il cumulo è soggetto a tassazione IRPEF ordinaria, secondo gli scaglioni di reddito. Martelli ha esposto diverse strategie per ottimizzare l’imposizione fiscale, come sfruttare le detrazioni per pensionati e valutare la no tax area, che consente di esentare fino a 8.500 euro annui per gli over 75. È anche possibile pianificare la distribuzione di arretrati o TFR per beneficiare della tassazione separata, oltre a programmare l’anno di uscita per evitare salti di aliquota marginale.

In un panorama previdenziale in continuo cambiamento, Martelli ha concluso affermando che l’accesso tempestivo a informazioni corrette è fondamentale per prendere decisioni strategiche e consapevoli riguardo al proprio futuro pensionistico.

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