Il 18 agosto 2025, il laboratorio di Virologia dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzani’, situato a Roma, ha comunicato un aumento significativo dei casi di infezione da virus West Nile nel Lazio. Questo incremento, rispetto ai dati forniti l’11 agosto, ha rivelato 21 nuovi contagi, di cui 16 presentano febbre e 5 manifestano sintomi neurologici. Le città maggiormente colpite includono Aprilia, Ardea, Cassino, Castrocielo, Cisterna di Latina, Genzano di Roma, Latina, Pontinia, Sabaudia, Sermoneta, Sezze, Carpinone e Sessa Aurunca.
Analisi dei contagi nel Lazio
Le analisi condotte dall’Istituto Spallanzani hanno portato a un totale di 174 casi confermati di infezione da virus West Nile nel 2025. Questi dati mostrano una distribuzione territoriale interessante: 155 casi sono stati registrati nella ASL di Latina, 10 nella ASL Roma 6, 5 nella ASL di Frosinone, un caso nella ASL Roma 3 e almeno 3 casi riscontrati fuori regione, in particolare 2 nella provincia di Caserta e 1 nella provincia di Isernia. La situazione è monitorata attentamente dalle autorità sanitarie, che stanno cercando di contenere la diffusione del virus e di informare la popolazione sui rischi associati.
Condizioni dei pazienti e misure di salute pubblica
Tra i 174 casi di positività, la situazione clinica dei pazienti è variabile. Attualmente, 43 persone sono ricoverate in reparti ordinari, mentre 4 pazienti necessitano di cure in terapia intensiva. Altri 88 pazienti stanno recuperando presso le loro abitazioni, e 29 sono stati dimessi. Purtroppo, si registrano anche 10 decessi legati a complicazioni derivanti dall’infezione. Le autorità sanitarie locali stanno attuando misure preventive, come campagne di sensibilizzazione per informare i cittadini sui sintomi e sulle precauzioni da adottare per evitare la diffusione del virus. La situazione rimane sotto osservazione, con aggiornamenti costanti da parte delle strutture sanitarie competenti.
Le informazioni raccolte e analizzate dall’Istituto Spallanzani sono cruciali per comprendere l’andamento dell’epidemia e per adottare strategie efficaci di contenimento. La collaborazione tra le diverse ASL e le istituzioni sanitarie è fondamentale per affrontare questa emergenza sanitaria e proteggere la salute della popolazione.