La pioggia incessante e le raffiche di vento si abbattono su Porticello, una località balneare situata tra Casteldaccia e Bagheria, in provincia di Palermo. È il 19 agosto 2024, circa le quattro del mattino, quando un temporale devastante si scatena, portando con sé una tragedia che segnerà la vita di molte persone. A circa 300 metri dalla costa, un veliero di grande bellezza, il ‘Bayesian’, si trova in difficoltà . Questa imbarcazione, con il suo albero alto 75 metri, è il più alto al mondo e la sera precedente era stata ammirata da numerosi passanti. A bordo ci sono 22 persone, tra cui 12 ospiti e 10 membri dell’equipaggio. Il proprietario, il miliardario britannico Mike Lynch, noto come il “Bill Gates britannico”, ha organizzato un viaggio premio per i suoi collaboratori. Solo pochi mesi prima, nel luglio 2024, Lynch era stato assolto da quindici capi d’accusa per frodi. Durante il temporale, il veliero si trova in una situazione critica, circondato da correnti violente.
Il naufragio del Bayesian
In pochi minuti, la situazione a bordo del ‘Bayesian’ si fa drammatica. Alle 3.50, il sistema di tracciamento Ais segnala l’inizio delle difficoltà . Il veliero inizia a oscillare pericolosamente e, alle 3.59, l’ancora cede, lasciando la barca in balia delle onde. Un minuto dopo, il blackout colpisce l’imbarcazione: l’acqua ha raggiunto il generatore e il ‘Bayesian’ comincia a imbarcare acqua in modo tale da diventare ingovernabile. Alle 4.05, il veliero affonda dopo aver “scarrocciato” per 358 metri. Questo tragico evento porta alla morte di sette persone. Il primo corpo recuperato è quello di Recaldo Thomas, il cuoco di bordo, mentre nei giorni successivi vengono rinvenuti i corpi di Mike Lynch, di Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International, di sua moglie Judith, di Chris Morvillo, avvocato, e di Neda, la moglie di quest’ultimo. L’ultimo corpo, quello della figlia di Lynch, Hannah, viene trovato il 23 agosto, a soli 17 anni.
Le indagini sul naufragio
Le indagini sul naufragio sono condotte dalla Procura di Termini Imerese, sotto la direzione del procuratore Ambrogio Cartosio, recentemente in pensione. Gli inquirenti stanno esaminando le circostanze che hanno portato al naufragio, ipotizzando i reati di naufragio e omicidio plurimo colposo. Tre membri dell’equipaggio sono attualmente indagati: Matthew Griffiths, marinaio di guardia notturna, accusato di non aver notato il deterioramento delle condizioni meteorologiche; Timothy Parker Eaton, ufficiale di macchina, per non essersi accorto che la barca stava imbarcando acqua; e il comandante James Cutfield, ritenuto responsabile di non aver adottato misure tempestive per affrontare la situazione di emergenza.
La Guardia Costiera aveva avvertito il comandante Cutfield, suggerendo di ormeggiarsi in una banchina privata a Marina di Villa Igiea a Palermo per ripararsi dal maltempo. Tuttavia, il comandante ha scelto di rimanere a Porticello. Dalle indagini emergono ulteriori elementi che indicano possibili errori di valutazione da parte dell’equipaggio. In precedenza, Cutfield aveva rifiutato un posto sicuro a Villa Igiea, preferendo sostare in rada a Mondello, e una decisione simile si è ripetuta a Porticello, nonostante l’avvicinarsi della tempesta.
Le conseguenze legali e il contesto del naufragio
La tragedia ha avuto ripercussioni anche sul piano legale. La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta anche per la morte di un sommozzatore olandese, Rob Cornelis Huijben, avvenuta durante le operazioni di recupero del veliero. I pubblici ministeri Concetta Federico e Raffaele Cammarano indagano per omicidio colposo e violazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro nei confronti del legale rappresentante della ditta per cui lavorava il sommozzatore.
Il naufragio ha attirato l’attenzione dei media, in gran parte a causa della figura di Mike Lynch. Solo due mesi prima della tragedia, Lynch era stato assolto da accuse di frode legate alla vendita della sua azienda, Autonomy, a Hewlett Packard Enterprise per oltre 11 miliardi di dollari. Il processo, che si era protratto per anni, aveva avuto ripercussioni internazionali, e la sentenza americana aveva rappresentato un momento di sollievo per l’imprenditore. Tuttavia, nel Regno Unito, la causa civile intentata da HPE per ottenere un risarcimento ha complicato ulteriormente la situazione.
Oltre all’inchiesta penale, anche l’agenzia governativa britannica Marine Accident Investigation Branch ha avviato una propria indagine, portando a un confronto tra le due autorità , italiane e britanniche, che hanno interpretazioni diverse degli eventi. La questione del risarcimento, stimata in almeno 400 milioni di euro, è al centro di un vero e proprio conflitto assicurativo. La barca è stata recuperata dal fondale a 49 metri di profondità e ora si trova in custodia giudiziaria presso il porto di Termini Imerese, gestita dalla società Portitalia. Le indagini continuano con l’obiettivo di chiarire le circostanze che hanno portato a questa tragica notte tra il 18 e il 19 agosto 2024.