Le recenti elezioni in Bolivia hanno segnato un cambiamento significativo nella scena politica del paese, con il Movimento per il Socialismo (Mas), al potere dal 2006, che ha subito una sconfitta inaspettata. Il 18 agosto 2025, il Tribunale Supremo Elettorale ha comunicato i risultati preliminari che hanno rivelato un quadro inedito per il futuro della presidenza boliviana.
Il ballottaggio tra i candidati
Il risultato elettorale ha portato a un secondo turno, previsto per il 19 ottobre, per determinare chi guiderà la Bolivia. Il senatore di centro-destra, Rodrigo Paz Pereira, rappresentante del Partido Demócrata Cristiano, ha sorpreso molti ottenendo il 32% dei voti, partendo da una posizione iniziale del 3% all’inizio della campagna. Inseguito, l’ex presidente di destra Jorge Tuto Quiroga, candidato di Alianza Libre, ha raccolto il 27% delle preferenze. Poiché nessun candidato ha raggiunto la soglia del 50%, i due si sfideranno nel ballottaggio.
L’imprenditore Samuel Doria Medina, candidato di Alianza Unidad, ha ottenuto poco più del 20% e ha già annunciato il suo sostegno a Paz Pereira per il secondo turno. Dall’altra parte, Andrónico RodrÃguez di Alianza Popular, ex alleato di Evo Morales, ha ricevuto solo l’8% dei voti, mentre Eduardo del Castillo, ex ministro sostenuto dal presidente Luis Arce, si è fermato al 3%.
Il voto nullo e le reazioni di Evo Morales
L’ex presidente Evo Morales ha espresso soddisfazione per il risultato del voto nullo, che ha raggiunto poco più del 19%. In un’intervista, ha dichiarato di congratularsi con il popolo boliviano per aver seguito la sua indicazione di annullare la scheda e boicottare le elezioni. Morales ha condotto una campagna per il voto nullo in segno di protesta contro le decisioni dei tribunali che gli hanno impedito di candidarsi per un quarto mandato.
Morales aveva fissato un obiettivo ambizioso, affermando che un voto nullo del 25% sarebbe stato considerato una vittoria per lui e i suoi sostenitori. Attualmente sotto processo per accuse di natura personale, ha denunciato tali accuse come una manovra politica del governo attuale per distruggerlo. Ha concluso affermando che “la lotta continua”, sottolineando la sua determinazione a rimanere attivo nella politica boliviana.
Questi sviluppi segnano un momento cruciale per la Bolivia, dove il futuro politico è ora appeso a un delicato equilibrio tra i vari partiti e le loro alleanze. Con il ballottaggio all’orizzonte, l’attenzione sarà focalizzata sulle strategie dei candidati e sulle reazioni degli elettori.