Il 18 agosto 2025, Fiorello ha reso omaggio a Pippo Baudo presso la camera ardente allestita al Teatro delle Vittorie. Con la voce carica di emozione, lo showman ha condiviso ricordi e riflessioni che abbracciano non solo la loro amicizia, ma anche il futuro della televisione italiana. La cerimonia ha rappresentato un momento di profonda connessione tra il mondo dello spettacolo e le radici culturali siciliane, che entrambi i protagonisti hanno sempre portato con orgoglio.
Il legame tra Fiorello e Pippo baudo
Fiorello ha descritto il profondo legame che lo univa a Pippo Baudo, sottolineando come il loro rapporto fosse intriso di umorismo e complicità. “Per noi siciliani, Pippo è sempre stato un vanto e un orgoglio”, ha dichiarato Fiorello, evidenziando quanto fosse importante per lui e per la comunità siciliana. La figura di Baudo ha rappresentato un punto di riferimento, non solo come conduttore, ma anche come simbolo di un’identità culturale forte e orgogliosa. “Lo seguivamo più degli altri”, ha aggiunto, ricordando il suo coinvolgimento nel festival della canzone siciliana su Antenna Sicilia, dove raggiungeva ascolti straordinari.
Un tributo alla carriera di Baudo
Nel suo tributo, Fiorello ha faticato a trovare parole adeguate per descrivere l’importanza di Pippo Baudo nel panorama televisivo italiano. “Tutto quello che è stato detto in questi giorni è vero, ma Pippo è sempre un po’ di più”, ha affermato, sottolineando che Baudo non fosse solo un conduttore o un direttore artistico, ma una vera e propria icona. Fiorello ha insistito sul fatto che la Rai dovrebbe onorare Baudo con una statua al posto del cavallo di Viale Mazzini, riconoscendo il profondo impatto che ha avuto sul mondo della televisione. “Ha tracciato un solco enorme dove tutti noi abbiamo imparato”, ha detto, evidenziando l’eredità che il grande conduttore ha lasciato.
Riflessioni sulla televisione moderna
Lo showman ha poi condiviso le sue riflessioni sulla televisione contemporanea, confrontando il passato con l’attuale frenesia del settore. “Ieri sera, guardando i suoi programmi, mi sono quasi dimenticato di come si facesse la televisione”, ha confessato Fiorello, lamentando la mancanza di pause e di momenti di riflessione che caratterizzavano gli show di Baudo. “Abbiamo perso di vista la grandissima televisione di cui Pippo è stato l’artefice numero uno”, ha commentato, esprimendo il desiderio di non dimenticare il valore di un intrattenimento più umano e autentico.
Il lascito di Pippo baudo
Fiorello ha rifiutato l’etichetta di erede, ma ha riconosciuto l’importanza del “fattore umano” che Pippo Baudo ha introdotto nella televisione. “Baudo ha unito alla perfezione il grande varietà in bianco e nero con l’imprevisto e l’umanità”, ha dichiarato, sottolineando come il suo approccio abbia arricchito il panorama televisivo. Concludendo il suo omaggio, Fiorello ha espresso la speranza che il settore non perda mai di vista i valori e le lezioni che Baudo ha lasciato in eredità, augurandosi che il suo spirito continui a vivere attraverso le nuove generazioni di artisti e conduttori.