Addio a Terence Stamp: un omaggio all’attore di Fellini e Pasolini

Lorenzo Di Bari

Agosto 18, 2025

Un’icona del cinema ha lasciato questo mondo. L’attore britannico Terence Stamp, noto per il suo ruolo di malvagio criptoniano in “Superman” del 1978, è deceduto all’età di 87 anni, come comunicato dalla sua famiglia.

La carriera di terence stamp

Con una carriera che si estende per oltre sessant’anni, Terence Stamp ha incarnato una delle figure più affascinanti e anticonformiste del panorama cinematografico britannico e internazionale. La sua presenza scenica e il suo sguardo penetrante lo hanno reso un attore di culto, capace di attraversare epoche e generi senza mai perdere la propria identità artistica. La sua scomparsa segna la fine di un’era in cui il cinema cercava non solo attori, ma autentici portatori di un’aura e di un mistero. Con una filmografia che vanta 97 titoli, Stamp ha collaborato con registi di grande calibro come William Wyler, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini e Steven Soderbergh, lasciando un’impronta indelebile nel mondo del cinema.

La vita di terence stamp

Nato il 22 luglio 1938 a Stepney, un quartiere popolare dell’East End di Londra, Terence Henry Stamp era il primogenito di una famiglia modesta. Cresciuto in un ambiente prevalentemente femminile, sviluppò fin da giovane una sensibilità acuta e una bellezza inquieta. La sua passione per il cinema e il teatro lo portò alla Webber Douglas Academy of Dramatic Art, dove iniziò a formarsi come attore. Il suo debutto nel cinema avvenne con “Billy Budd” di Peter Ustinov nel 1962, ruolo che lo catapultò all’attenzione internazionale, guadagnandosi una nomination all’Oscar e un Golden Globe. Da quel momento, la sua carriera decollò, con performance memorabili in film come “Il collezionista” e “L’anno crudele”.

Il legame con l’italia

Il soggiorno di Stamp in Italia rappresentò un periodo cruciale della sua vita e carriera. Qui, il suo fascino e la sua ambiguità androgina vennero utilizzati come strumenti di rottura sociale. In “Teorema” di Pasolini, la sua presenza silenziosa e carica di significato contribuì a scardinare le convenzioni borghesi. Negli anni successivi, nonostante una carriera inizialmente in ascesa, Stamp si ritirò temporaneamente dalle scene, dedicandosi a progetti sporadici. Dopo un viaggio in India che segnò una pausa mistica, tornò alla ribalta nel 1978 con il suo iconico ruolo nel film “Superman”, diventando un simbolo della cultura pop con la celebre frase “Kneel before Zod!”.

Il ritorno e i successi successivi

Negli anni ’90, Terence Stamp visse una vera e propria resurrezione artistica, diventando un comprimario di lusso in numerosi film. La sua interpretazione di Bernadette, una cantante transessuale in “Priscilla – La regina del deserto”, gli valse una candidatura al Golden Globe. Successivamente, Stamp continuò a lavorare in produzioni di alto profilo, tra cui “Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma” e “Wall Street”. La sua carriera si estese anche alla televisione, con apparizioni in serie come “Smallville”. Nonostante il successo, mantenne sempre un’aura di artista indipendente, lontano dalle logiche commerciali di Hollywood.

La vita personale di Terence Stamp è stata altrettanto affascinante, con relazioni con attrici celebri come Brigitte Bardot e Julie Christie. Sposato nel 2002 con Elizabeth O’Rourke, il matrimonio durò poco, con un divorzio avvenuto nel 2008. La sua vita e carriera rimangono un esempio di talento e originalità, un’eredità che continuerà a vivere nel cuore degli appassionati di cinema.

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