Gaza: sette vittime a seguito di un bombardamento israeliano su un ospedale

Lorenzo Di Bari

Agosto 17, 2025

Al mattino del 17 agosto 2025, un attacco aereo condotto dalle Forze di Difesa Israeliane (FDI) ha colpito un gruppo di civili nel cortile dell’ospedale Battista a Gaza, causando la morte di almeno sette palestinesi. L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riportato l’incidente, avvenuto all’alba, segnando un’altra tragica giornata nel conflitto in corso nella regione.

Preparativi per il trasferimento forzato

L’attacco aereo si inserisce nel contesto di un’operazione più ampia annunciata dall’esercito israeliano, che prevede il trasferimento forzato dei palestinesi dalle “zone di combattimento” nel Sud di Gaza. Questa mobilitazione è stata comunicata nei giorni precedenti e rappresenta un primo passo verso una nuova offensiva che si estenderà ai campi profughi situati lungo la costa centrale. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato l’inizio di queste operazioni durante il fine settimana precedente, generando tensioni significative tra il governo e le forze armate.

Bilancio delle vittime a Gaza

Il Ministero della Sanità di Gaza ha fornito un aggiornamento drammatico sul bilancio delle vittime, segnalando un totale di 61.897 morti e 155.660 feriti, con un incremento di 385 feriti solo dal venerdì precedente. Le autorità sanitarie hanno avvertito che il numero delle vittime potrebbe essere superiore, poiché molte persone risultano ancora intrappolate sotto le macerie degli edifici distrutti. Inoltre, è stata segnalata la morte di un bambino a causa di denutrizione, portando il totale delle vittime per fame a 251, di cui 108 bambini, un dato che evidenzia la gravità della crisi umanitaria in atto.

Attacco israeliano contro gli Houthi in Yemen

In un’altra operazione, l’IDF ha effettuato un raid contro una “infrastruttura dell’energia” utilizzata dagli Houthi nel sud dello Yemen, vicino a Sanaa. Secondo fonti locali, l’attacco ha provocato una serie di esplosioni e ha portato l’impianto a smettere di funzionare. Gli Houthi hanno denunciato l’azione come un’aggressione, sottolineando che si tratta del secondo attacco della marina israeliana contro obiettivi nello Yemen, dopo quello avvenuto il 21 giugno contro il porto di Hodeida. L’IDF ha giustificato il raid come una risposta ai ripetuti attacchi da parte degli Houthi, che hanno lanciato missili e droni verso il territorio israeliano.

La situazione in Medio Oriente continua a essere caratterizzata da conflitti e tensioni, con eventi che si susseguono rapidamente e che richiedono un monitoraggio costante da parte della comunità internazionale.

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