Vladimir Putin ha avanzato una richiesta significativa durante il recente vertice tenutosi in Alaska, il 16 agosto 2025. Secondo quanto riportato dal Financial Times, il presidente russo ha chiesto il ritiro delle truppe ucraine dalla regione orientale del Donetsk in cambio di un congelamento della linea del fronte nelle province meridionali di Kherson e Zaporizhzhia. Questa informazione proviene da quattro fonti che hanno partecipato ai colloqui, le quali hanno confermato che Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, ha trasmesso il messaggio sia al presidente ucraino Volodymyr Zelensky sia ai leader europei durante una telefonata avvenuta nella mattinata dello stesso giorno.
L’obiettivo di Mosca, come evidenziato dalle fonti, è quello di ottenere il controllo completo di un territorio che occupa parzialmente da oltre un decennio. Le forze russe, infatti, stanno avanzando rapidamente nel Donetsk dalla scorsa novembre, aumentando la pressione sull’Ucraina in un contesto già teso.
La reazione di Kiev
Le reazioni a Kiev non si sono fatte attendere. Fonti vicine al presidente Zelensky hanno reso noto che il leader ucraino non è disposto a considerare la cessione del Donetsk. Tuttavia, è aperto a discutere la questione territoriale con Trump a Washington, dove è previsto un incontro per lunedì. Durante il vertice in Alaska, Putin ha ribadito la sua intenzione di non abbandonare le sue richieste riguardanti le “cause profonde” del conflitto, mentre un ex alto funzionario del Cremlino ha suggerito che il presidente russo potrebbe essere disposto a scendere a compromessi su altre questioni, compresa quella territoriale.
Attualmente, le forze russe controllano circa il 70% del Donetsk, ma le città più a ovest rimangono sotto il controllo ucraino, rivestendo un’importanza cruciale per le operazioni militari e le difese lungo il fronte orientale. La situazione continua a evolversi, con entrambe le parti che si preparano a negoziare in un contesto di crescente tensione e incertezze geopolitiche.