Dopo il recente incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska, il presidente degli Stati Uniti ha avviato una serie di conversazioni telefoniche per aggiornare i leader europei e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sull’esito del vertice. La comunicazione è avvenuta il 16 agosto 2025, quando Trump ha contattato anche la premier italiana Giorgia Meloni. Secondo quanto riportato da fonti ufficiali, la chiamata si è protratta per circa un’ora e mezza.
Durante il volo di ritorno a bordo dell’Air Force One, il presidente ha avuto modo di dialogare con i vari leader. Dan Scavino, vice capo dello staff della Casa Bianca, ha confermato che Trump era impegnato in queste conversazioni mentre l’aereo atterrava presso la base di Andrews, dopo il rientro da Anchorage.
Il vertice con Putin e le reazioni
Il summit tra Trump e Putin non ha prodotto risultati concreti per una risoluzione del conflitto in Ucraina. Tuttavia, il presidente americano ha espresso un giudizio positivo sull’incontro, definendolo di alto valore. Trump ha sottolineato che ora spetta a Zelensky intraprendere le azioni necessarie per raggiungere un accordo. Le parole di Trump, tuttavia, non sono state accolte con entusiasmo dai media ucraini. Il quotidiano Kyiv Independent ha descritto il vertice come “disgustoso” e “vergognoso”, evidenziando come il presidente russo sia tornato a casa con un’immagine di rispetto e accettazione internazionale, contrariamente a quanto accaduto con Zelensky durante il suo incontro alla Casa Bianca.
Il Kyiv Independent ha criticato aspramente il trattamento riservato a Putin, definendolo un cambiamento radicale rispetto a come era stato etichettato in precedenza. L’articolo sottolinea come l’approccio di Trump nei confronti del leader russo sia stato sostanzialmente diverso, con un’accoglienza che ha suscitato scalpore. Mentre Zelensky era stato oggetto di una “umiliazione pubblica”, Putin ha ricevuto un trattamento da “re”, secondo le parole del giornale.
Le implicazioni della situazione attuale
Le dichiarazioni di Trump e le reazioni dei media sollevano interrogativi sulle reali intenzioni della Russia riguardo all’Ucraina. Il Kyiv Independent ha affermato che Putin non ha un approccio transazionale, ma piuttosto un obiettivo messianico, mirato a riunire l’Ucraina alla Russia. Gli esperti avvertono che la situazione attuale potrebbe continuare a deteriorarsi se non ci saranno cambiamenti significativi nelle politiche di negoziazione e nelle interazioni tra i leader mondiali.
La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi di queste conversazioni, consapevole che la stabilità della regione dipende da come i leader globali gestiranno le loro relazioni e le loro strategie. Il futuro dell’Ucraina e la sua indipendenza rimangono al centro di un dibattito complesso, dove le parole e le azioni di figure come Trump e Putin possono avere conseguenze di vasta portata.
Il vertice ha messo in evidenza non solo le differenze tra le politiche di Trump e quelle dei suoi predecessori, ma anche la fragilità delle alleanze internazionali in un contesto geopolitico in continua evoluzione.