Ucraina, Melania Trump scrive a Putin sulla questione dei bambini rapiti

Franco Fogli

Agosto 16, 2025

Il 16 agosto 2025, durante il summit di Anchorage, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha consegnato personalmente a Vladimir Putin una lettera scritta dalla first lady Melania Trump. Questo gesto è stato reso noto da Reuters e confermato da diverse fonti della Casa Bianca. La missiva affronta la delicata questione della situazione dei minori in Ucraina e Russia, un tema di crescente preoccupazione a livello internazionale.

Il contenuto della lettera

La lettera di Melania Trump si concentra sulla “piaga dei bambini in Ucraina e Russia“, evidenziando la necessità di attenzione e azione per affrontare le problematiche che colpiscono i minori in queste nazioni. Durante l’incontro, il presidente americano ha ritenuto opportuno portare questo messaggio al suo omologo russo, sottolineando l’importanza di una collaborazione internazionale per il benessere dei più giovani. Questo gesto ha ricevuto un’eco positiva in vari ambienti, in particolare da parte di organizzazioni che si occupano della tutela dei diritti dei bambini.

Il sostegno dell’iniziativa Bring Kids Back UA

L’iniziativa Bring Kids Back UA ha espresso pubblicamente il proprio apprezzamento nei confronti di Melania Trump per la sua sensibilità verso la situazione dei bambini ucraini. In una dichiarazione ufficiale, pubblicata sui propri canali social, l’iniziativa ha ringraziato la first lady per la sua “profonda preoccupazione” e ha sottolineato come ogni parola di sostegno possa avvicinare i bambini alle loro famiglie e comunità. Questo riconoscimento evidenzia l’importanza della solidarietà internazionale e dell’attenzione verso le vulnerabilità dei minori.

Le reazioni ufficiali

Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino, ha anche lui espresso gratitudine per il gesto di Melania Trump, scrivendo su X: “Grazie per la tua leadership.” Questo commento riflette il valore attribuito a iniziative che mirano a migliorare le condizioni di vita dei bambini in contesti di conflitto e crisi. Le parole di Yermak indicano un apprezzamento non solo per il gesto in sé, ma anche per l’impatto che tali azioni possono avere nel promuovere una maggiore consapevolezza e azione a livello globale.

Il summit di Anchorage ha quindi rappresentato non solo un incontro diplomatico, ma anche un’opportunità per affrontare questioni umanitarie urgenti, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale per il futuro dei bambini in situazioni di conflitto.

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