Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha recentemente rilasciato dichiarazioni significative riguardanti i dati sulla sicurezza e la gestione dei flussi migratori, durante un incontro che si è svolto il 15 agosto 2025. Piantedosi ha sottolineato l’impegno del Governo italiano nel contrastare il traffico di esseri umani e nel prevenire i naufragi, un tema di grande attualità , specialmente alla luce delle recenti tragedie marittime.
Impegno del governo nella lotta al traffico di esseri umani
Durante il suo intervento, il Ministro ha affermato che “soltanto bloccando completamente le partenze irregolari potremo azzerare i naufragi” di migranti. Queste parole evidenziano la determinazione del Governo nel perseguire azioni incisive, sia a livello nazionale che internazionale, per combattere il traffico di esseri umani. Piantedosi ha richiamato l’attenzione sulla recente tragedia avvenuta a Lampedusa, esprimendo il dolore che essa ha suscitato e sottolineando l’importanza di continuare a lavorare per prevenire tali eventi. Ha dichiarato che è un dovere della nazione combattere senza sosta contro il crimine organizzato legato alla tratta di esseri umani.
Il Ministro ha anche evidenziato i risultati ottenuti fino ad ora, notando che nei primi 15 giorni di agosto, circa 2.000 immigrati irregolari sono sbarcati sulle coste italiane, un numero che, sebbene significativo, mostra una diminuzione rispetto agli anni precedenti. Nel 2024, nello stesso periodo, erano stati registrati 4.339 arrivi, mentre nel 2023 il numero era addirittura di 12.070. Questi dati confermano una tendenza al ribasso, che si è manifestata anche nei mesi estivi, tradizionalmente caratterizzati da un aumento degli sbarchi.
I numeri della migrazione e dei rimpatri
Piantedosi ha anche fornito informazioni sui rimpatri, sottolineando che dal 2023 ad oggi sono state bloccate oltre 236.000 partenze grazie agli accordi con Libia e Tunisia. Inoltre, più di 64.000 migranti economici sono stati rimpatriati nei loro Paesi d’origine attraverso programmi di rimpatrio volontario assistito. Solo nel 2024, il numero di irregolari rimpatriati ha raggiunto quota 5.400, con un incremento rispetto all’anno precedente.
Nei primi sette mesi del 2025, il Ministro ha segnalato un aumento del 12% nei rimpatri rispetto ai dati già incoraggianti del 2024. L’impegno del Governo è chiaro: si intende stabilire che in Italia si entri solo attraverso canali regolari, affermando così un principio fondamentale per la gestione dell’immigrazione.
I dati del Viminale e le tendenze attuali
Secondo il dossier del Viminale, dal 1 gennaio al 14 agosto 2025, sono arrivati in Italia via mare 38.568 migranti, con un incremento del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In tre anni, sono state bloccate 236.231 partenze dalla Libia e dalla Tunisia. Solo dall’inizio dell’anno, 40.016 partenze sono state fermate, con 26.773 provenienti dalla Tunisia e 13.243 dalla Libia.
Inoltre, il numero dei rimpatri volontari assistiti ha raggiunto 18.132, con un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. Per quanto riguarda i canali di ingresso regolari, il decreto flussi prevede 181.450 quote per l’ingresso di lavoratori non comunitari nel 2025, e un totale di 497.550 quote per il triennio 2026-2028.
Infine, le richieste di asilo hanno mostrato una diminuzione del 22% dall’inizio dell’anno, con 77.081 domande pervenute. Le domande esaminate sono state 60.075, con un aumento del 28,6% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, i provvedimenti di diniego sono aumentati del 58%, segnalando un cambiamento significativo nelle politiche di accoglienza e gestione delle richieste di asilo.
