La questione dei suicidi all’interno delle carceri italiane riaccende il dibattito politico tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il 14 agosto 2025, il deputato Tommaso Calderone, esponente di Forza Italia e membro della Commissione Giustizia della Camera, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione critica nelle carceri. Questo intervento arriva dopo che il ministero della Giustizia, sotto la guida di Carlo Nordio, ha negato l’esistenza di un allerta sui suicidi nei penitenziari.
La polemica tra i partiti
Calderone ha pubblicato una nota inizialmente carica di toni polemici, in cui lamentava l’assenza di riforme significative sulla custodia cautelare e sulle misure alternative alla detenzione. Nella sua comunicazione, egli ha sottolineato la necessità di un’autocritica e ha esortato a ridurre le chiacchiere, evidenziando che “è passato un altro anno” senza risolvere il problema dei suicidi tra i detenuti. Nella versione successiva del comunicato, il tono è stato smorzato, ma il messaggio è rimasto chiaro: il problema persiste e il numero di suicidi continua a essere allarmante. Calderone ha insistito sulla necessità di riflessioni approfondite riguardo alla custodia cautelare e alle misure alternative, affermando che la certezza della pena deve essere garantita.
La risposta del governo
A rispondere a Calderone è stato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, membro di Fratelli d’Italia, che ha negato qualsiasi possibilità di “svuota-carceri”. Delmastro ha rivendicato l’impegno del governo per migliorare le condizioni carcerarie, citando un piano da 750 milioni di euro per aumentare i posti disponibili nelle carceri italiane. “Non è in agenda per Fratelli d’Italia alcuna misura che possa erodere la certezza della pena”, ha dichiarato Delmastro, sottolineando l’importanza di garantire giustizia per le vittime e sicurezza per i cittadini.
Il sottosegretario ha anche ricordato che il problema del sovraffollamento carcerario è una questione persistente, con un deficit di circa 10.000 posti detentivi. Delmastro ha concluso che le proposte di svuotamento delle carceri si sono rivelate inefficaci e che la soluzione risiede in un piano carcerario ben strutturato, in grado di fornire spazi adeguati per i detenuti.
La situazione nelle carceri italiane continua a essere un tema caldo, con le forze politiche che si confrontano su come affrontare un problema che ha ripercussioni sulla società e sulla giustizia.