Estate 2025, Manageritalia: ‘guerre e dazi rendono i manager più ansiosi’

Marianna Ritini

Agosto 13, 2025

L’estate del 2025 si configura come un periodo ricco di significati e connessioni per i manager italiani. Questo è quanto emerge da un’indagine condotta da AstraRicerche per Manageritalia, l’organizzazione che rappresenta oltre 45.000 professionisti del terziario in Italia. L’analisi ha coinvolto più di 1.000 manager, rivelando come le vacanze estive siano vissute con un occhio sempre puntato sul lavoro, segno di una crescente consapevolezza del proprio ruolo anche durante i momenti di relax.

Il manager moderno: un equilibrio delicato

L’indagine mette in luce una figura professionale che, nel 2025, non riesce a disconnettersi completamente, ma che sta imparando a riconoscere l’importanza del tempo personale. Questo nuovo equilibrio, sebbene fragile, rappresenta un passo avanti significativo. Manageritalia si impegna costantemente a monitorare e sostenere questa evoluzione, affinché il benessere individuale possa coesistere con le performance lavorative. Marco Ballarè, presidente di Manageritalia, evidenzia come la disponibilità continua non sia più un motivo di vanto, ma una sfida da affrontare con consapevolezza. Le ferie, quindi, si trasformano in un’opportunità per esercitare l’equilibrio tra vita privata e professionale, dove la vera abilità risiede nella capacità di decidere come e quando rimanere connessi.

Vacanze e reperibilità: un cambiamento culturale

Un dato significativo emerge dall’indagine: il 94,8% dei manager ha programmato o ha già effettuato una vacanza tra giugno e settembre 2025. Sebbene questo rappresenti un leggero calo rispetto al 2019 (95,6%), è comunque un numero elevato. Tuttavia, solo il 12,7% dei manager si dichiara completamente disconnesso durante le ferie, un incremento rispetto al 7,9% del 2019 e al 4,9% del 2014, segno di un cambiamento culturale in atto. Nonostante ciò, il 73,7% dei manager rimane raggiungibile dai collaboratori e il 69,5% continua a controllare le email di lavoro. Rispetto al 2019, questi dati mostrano una diminuzione della reperibilità, evidenziando un crescente interesse verso un equilibrio tra vita e lavoro.

Stato d’animo al rientro: un calo dell’ottimismo

Il confronto tra il 2019 e il 2025 rivela un deterioramento delle aspettative e dello stato d’animo dei manager al rientro dalle ferie, probabilmente influenzato dalla situazione economica e politica attuale. Si registra un calo dell’ottimismo del 12,9%, mentre la voglia di intraprendere nuove sfide diminuisce del 9,4%, scendendo al 40,3% rispetto al 49,6% del 2019. Aumenta, però, la curiosità riguardo alla ripresa lavorativa di settembre, con un incremento del 8,5%.

Attività estive: tempo per la famiglia e il benessere

Per la maggior parte dei manager italiani, l’estate è un momento da dedicare alla famiglia (97,5%) e al riposo mentale (92,8%). Inoltre, il 81,5% approfitta delle ferie per leggere libri non legati al lavoro, mentre il 79,9% si dedica ad attività extra-lavorative trascurate durante l’anno. Due attività in particolare mostrano un aumento significativo: il riposo fisico (79,8%, +11,1% rispetto al 2019) e il tempo trascorso con gli amici (78,1%, +19,2%), suggerendo un crescente desiderio di benessere.

Scelte di viaggio: Italia e oltre

L’Italia continua a essere la meta preferita per il 73,2% dei manager, un dato stabile rispetto al 2019. Tuttavia, si registra un aumento dell’interesse verso destinazioni europee, con il 37,6% dei manager che opta per viaggi in Europa (esclusa l’Italia), un incremento di 5 punti percentuali rispetto al 2019. Anche l’Asia mostra una crescita, passando dal 3,7% all’8,1%, segno di un rinnovato interesse per culture e luoghi lontani. Al contrario, le vacanze in Nord America sono in calo, passando dal 6,4% al 3,9%, mentre quelle in Oceania rimangono marginali, con solo lo 0,3%.

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