Caso Nitag: esperti scrivono a Schillaci per chiedere revoca di Bellavite e Serravalle

Franco Fogli

Agosto 13, 2025

Il 13 agosto 2025, il Patto trasversale per la scienza (Pts) ha lanciato un appello al ministro della Salute, Orazio Schillaci, per richiedere la revoca delle nomine di due esperti controversi all’interno del Nitag, il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni. Questa iniziativa è stata sostenuta da una petizione che ha raccolto oltre 16mila firme, inclusa quella del premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, che ha condiviso il documento sui suoi profili social.

Le contestazioni sulle nomine nel nitag

La lettera indirizzata al ministro Schillaci, firmata dal presidente del Pts, Guido Poli, evidenzia le preoccupazioni suscitate dalla composizione del Nitag. Gli esperti richiedono la rimozione di Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite, ritenuti figure problematiche per il loro approccio critico nei confronti delle attuali strategie vaccinali. Secondo i firmatari, la presenza di tali esperti nel comitato di alta rilevanza internazionale non rispetta i principi scientifici che dovrebbero guidare la sua formazione.

Le polemiche si sono intensificate dopo la diffusione dell’elenco dei membri del Nitag, contenuto nel decreto ministeriale firmato il 5 agosto 2025. I firmatari della petizione hanno espresso il loro sgomento per l’inclusione di Serravalle e Bellavite, considerati da molti nel mondo medico-scientifico privi di adeguata competenza in materia di vaccinazioni. Queste nomine sono percepite come un segnale allarmante, capace di compromettere la fiducia della popolazione nelle istituzioni sanitarie.

Le conseguenze delle nomine controverse

La petizione mette in evidenza come le nomine di Serravalle e Bellavite possano legittimare teorie antiscientifiche, alimentando l’esitazione vaccinale già in aumento in diverse fasce della popolazione. Gli esperti avvertono che tali decisioni rischiano di screditare i membri del Nitag con competenze consolidate nel campo della vaccinazione e di indebolire la cultura della prevenzione, fondamentale per la salute collettiva.

Recentemente, la situazione si è ulteriormente complicata con la rinuncia di Francesca Russo, direttore della Prevenzione, sicurezza alimentare e veterinaria della Regione Veneto, a far parte del Nitag. Questo abbandono ha sollevato ulteriori interrogativi sulla credibilità del gruppo consultivo e sulle scelte fatte dal Ministero della Salute.

Gli esperti del Pts si sono mostrati determinati nel portare avanti la loro battaglia per garantire che il Nitag sia composto da membri che possiedono una solida esperienza e riconoscimento accademico in materia di immunizzazione. La loro azione mira a preservare l’integrità scientifica del comitato e a tutelare la salute pubblica in un contesto in cui la fiducia nei vaccini è più che mai cruciale.

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