Regionali, incertezze nel centrodestra: elezioni in attesa di decisioni

Lorenzo Di Bari

Agosto 12, 2025

Nell’attuale panorama politico italiano, il clima all’interno della maggioranza è caratterizzato da una certa **immobilità**, come evidenziato da un esponente di spicco del **centrodestra** che ha ironicamente paragonato la situazione a “un **caos calmo**”, richiamando il titolo del noto romanzo di **Sandro Veronesi**. Le discussioni sulle prossime **elezioni regionali**, in particolare in **Veneto** e **Campania**, sono in pausa. Non si svolgeranno vertici durante il **Ferragosto**, poiché la priorità per i leader, tra cui **Giorgia Meloni**, è rivolta al conflitto in **Ucraina**, in vista dell’incontro tra **Trump** e **Putin** previsto per il 15 agosto in **Alaska**. Non ci sono nemmeno incontri programmati tra i **coordinatori regionali**.

La situazione in Veneto e la lista di Zaia

In **Veneto**, la questione del “dopo-**Zaia**” continua a essere centrale. La **Lega**, partito di **Luca Zaia**, sta rivendicando la necessità di un **candidato** proprio per le prossime elezioni. Il governatore uscente ha recentemente annunciato la sua intenzione di presentare una **lista personale**, definendola un “valore aggiunto” per la **coalizione**. **Zaia** ha chiarito che la sua lista non è motivata da egoismi personali, ma rappresenta un’iniziativa civica che mira a “portare **voti**”. Tuttavia, il suo approccio non ha trovato favore tra gli **alleati**, in particolare **Fratelli d’Italia** e **Forza Italia**, che hanno mostrato una certa freddezza nei confronti di questa proposta.

Raffaele Speranzon, senatore di **Fratelli d’Italia** e potenziale successore di **Zaia**, ha affermato che sarà il futuro **candidato presidente** a decidere le **liste di supporto**. **Luca De Carlo**, coordinatore veneto del partito, ha sottolineato che l’assetto proposto dalla **Lega** non riguarda **Fratelli d’Italia**, che è concentrato sulla creazione della propria lista. **De Carlo** ha anche messo in discussione la logica di una lista guidata da un **candidato** non presidente, definendola un’anomalia. La priorità, secondo **De Carlo**, è stabilire date per le **elezioni** e garantire l’unità della **coalizione**.

Anche **Forza Italia** ha espresso riserve sulla lista di **Zaia**. **Fulvio Martusciello**, coordinatore regionale in **Campania**, ha avvertito che una lista senza **Zaia** come **candidato** potrebbe generare confusione tra gli **elettori**, aumentando il rischio di schede nulle, come già accaduto in passato.

La situazione in Campania e i potenziali candidati

La situazione in **Campania** è altrettanto incerta. Le **elezioni regionali** sono previste tra ottobre e novembre 2025, ma il **centrodestra** sembra attendere le mosse del **centrosinistra**, che ha già individuato **Roberto Fico** come **candidato presidente**, considerato favorito nonostante l’incognita di **Vincenzo De Luca**.

Tra i nomi emersi per la **candidatura** alla presidenza della **Regione** ci sono **Edmondo Cirielli**, viceministro degli **Esteri** di **Fratelli d’Italia**; **Giosi Romano**, coordinatore della **Zes unica** del **Mezzogiorno**; e **Matteo Lorito**, rettore dell’**Università Federico II**. A questi si aggiunge **Giovanni Francesco Nicoletti**, attuale rettore dell’**Università Vanvitelli**. Tuttavia, un parlamentare di lungo corso ha evidenziato la mancanza di un **candidato forte** nel **centrodestra**, temendo che la situazione possa portare a una **sconfitta**.

In questo contesto, le **tensioni interne** e l’incertezza sui **candidati** potrebbero complicare ulteriormente la posizione del **centrodestra** nelle prossime **elezioni regionali**, sia in **Veneto** che in **Campania**, mentre i leader politici continuano a riflettere sulle **strategie** da adottare per affrontare la **sfida elettorale**.

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