Nell’estate del 2025, Legambiente ha reso noti i risultati di un’analisi approfondita effettuata su 388 campionamenti delle acque costiere e lacustri in 19 regioni italiane. I dati evidenziano che il 34% dei campioni analizzati ha superato i limiti di legge, corrispondendo a un campione su tre. In particolare, il 35% dei punti campionati dalla campagna Goletta Verde ĆØ risultato inquinato o fortemente inquinato, con una media di un punto ogni 80 chilometri. Per quanto riguarda i bacini lacustri, il 30% dei campioni prelevati da Goletta dei Laghi ha mostrato valori oltre i limiti consentiti.
Analisi delle foci dei fiumi
Le foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che confluiscono in mare o nei laghi continuano a rappresentare un punto critico per la qualitĆ delle acque. Quest’anno, il 54% dei punti analizzati, pari a 101 su 188, ha mostrato inquinamento o forte inquinamento. Una situazione meno preoccupante ĆØ stata registrata per i campioni prelevati direttamente in mare o nelle acque lacustri, lontano da foci o scarichi, dove solo il 15% dei campioni analizzati ha superato i limiti di legge.
Temperature elevate nel Mediterraneo
Oltre al problema dell’inquinamento, Legambiente ha evidenziato la crisi climatica che sta colpendo il Mediterraneo. Attraverso l’analisi dei dati forniti dalle immagini satellitari di Copernicus, ĆØ emerso che a giugno e luglio 2025 la temperatura media delle acque superficiali ha raggiunto i 25,4°C, il valore più alto dal 2016. Questo incremento di circa mezzo grado centigrado rispetto ai record precedenti del 2022 e 2024 mette in pericolo la biodiversitĆ marina e amplifica eventi meteorologici estremi, come sottolineato dall’associazione.
Richieste per la tutela delle acque
In seguito ai risultati allarmanti emersi dalle campagne Goletta Verde e Goletta dei Laghi, Legambiente ha ribadito la necessitĆ di un piano nazionale per la tutela delle acque costiere e interne. L’associazione ha richiesto una governance integrata su più livelli, che comprenda piani di adattamento ai cambiamenti climatici, un aumento delle risorse destinate ai servizi di depurazione per ammodernare gli impianti e un incremento dei controlli da parte di Regioni, Arpa e Comuni sui punti critici.
Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ha sottolineato l’urgenza di definire e approvare un piano nazionale per la salvaguardia di mari e laghi, investendo in innovazione e sostenibilitĆ . Ha inoltre evidenziato l’importanza di sviluppare le energie rinnovabili in mare, richiedendo risorse economiche per infrastrutturare i hub cantieristici di Taranto e Augusta, al fine di garantire nuova occupazione green in queste aree portuali storicamente legate alla logistica delle fonti fossili.
