Botulismo: come identificarlo e prevenirlo, gli alimenti da evitare

Marianna Ritini

Agosto 12, 2025

Un’estate segnata da due cluster di intossicazione alimentare da botulismo ha colpito l’Italia, con segnalazioni di casi gravi e persino decessi. Le tossine prodotte dal Clostridium botulinum possono contaminare vari alimenti, rendendo necessario un attento monitoraggio delle pratiche di conservazione. Gli esperti avvertono che non si può fare affidamento esclusivamente sui sensi per identificare la presenza di tossine, poiché queste non alterano l’aspetto né l’odore del cibo. La situazione è particolarmente critica, con tre decessi registrati in Sardegna e Calabria, sottolineando la serietà della questione.

Rischi legati al botulismo in Italia

Secondo le dichiarazioni degli specialisti del sito ‘Dottore ma è vero che…?’ della Fnomceo, l’Italia si posiziona come il Paese europeo con il più alto numero di episodi di botulismo. L’80% dei casi di avvelenamento è attribuito a conserve fatte in casa, dove pratiche di conservazione inadeguate possono risultare letali. Gli esperti avvertono che la preparazione errata di vegetali sott’olio, insaccati e sughi può comportare rischi significativi. È fondamentale seguire le linee guida per la conservazione, poiché un errore può costare caro.

Conserve e alimenti a rischio

Le marmellate e le confetture non sono considerate a rischio di botulismo grazie all’acidità della frutta e alla presenza di zucchero, che inibiscono la tossina. Gli specialisti consigliano di utilizzare quantità equivalenti di frutta e zucchero o di aggiungere succo di limone e conservanti. È cruciale controllare i contenitori prima del consumo: tappi deformati o un click-clack al momento dell’apertura possono essere segnali di avaria. Per quanto riguarda gli insaccati, è importante prestare attenzione a eventuali segni di deterioramento, come zone verdastre o cattivi odori. I prodotti industriali, generalmente più sicuri, contengono additivi che neutralizzano il botulismo.

Pratiche di prevenzione

Per prevenire intossicazioni alimentari, è essenziale rispettare rigorose norme igieniche in cucina. Gli esperti della Fnomceo sottolineano l’importanza di lavarsi le mani, disinfettare gli utensili e non usare materiali danneggiati. La pulizia deve continuare anche in dispensa e frigorifero, seguendo le date di scadenza e modalità di conservazione. In particolare, quando si preparano conserve, è fondamentale immergere le verdure in una soluzione di acqua e aceto prima di sigillarle, per ridurre i rischi di contaminazione.

Riconoscere i sintomi di avvelenamento

Se si sospetta di aver consumato cibo contaminato, è importante riconoscere i sintomi, che possono manifestarsi attraverso diarrea, vomito, febbre e crampi addominali. Questi sintomi possono insorgere durante la digestione o fino a 72 ore dopo. In caso di sintomi gravi, è consigliabile rivolgersi a un medico o recarsi al pronto soccorso, portando con sé l’alimento sospetto. Gli esperti avvertono che l’unico modo certo per prevenire il botulismo è evitare conserve vegetali non acide, anche se i focolai di intossicazione sono rari. Le cucine mobili, come i truck di gastronomia, sono dotate di strumenti adeguati per la preparazione e conservazione degli alimenti, rendendo la professionalità del cuoco un fattore chiave per garantire la sicurezza alimentare.

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