Il comico genovese Luca Bizzarri ha recentemente espresso il suo punto di vista sulla generazione attuale, in particolare su un episodio che ha attirato l’attenzione mediatica. Il 12 agosto 2025, Bizzarri ha commentato la situazione di un ventenne che, tramite un video diventato virale, ha rifiutato un’offerta di lavoro come animatore turistico a Rimini. Il giovane ha denunciato le condizioni di lavoro, definendo l’offerta sottopagata e l’alloggio inadeguato, caratterizzato da pareti ammuffite.
Le parole di Luca Bizzarri
In un’intervista rilasciata all’agenzia Adnkronos, Bizzarri ha condiviso la sua opinione riguardo al fenomeno sociale che si sta sviluppando tra i giovani. “I ragazzi di oggi pensano che i problemi si risolvano su TikTok, ma non è così”, ha affermato, evidenziando una certa ingenuità nella percezione della realtà da parte delle nuove generazioni. Il comico ha poi fatto riferimento al video del giovane animatore, sottolineando come il suo rifiuto di un lavoro possa sembrare un argomento di rilevanza mediatica, ma in realtà non meriti l’attenzione che ha ricevuto.
Bizzarri ha utilizzato un linguaggio diretto e provocatorio per descrivere la sua generazione, affermando: “Com’eravamo ingenui noi che appena arrivati avevamo solo una richiesta: ‘C’è figa?'” e ha continuato a riflettere sulle differenze tra le generazioni passate e quella attuale. Ha messo in evidenza come la sua generazione fosse più incline ad accontentarsi rispetto a quella dei genitori, i quali, secondo lui, hanno cercato di apportare cambiamenti significativi nel mondo.
La critica alle nuove generazioni
Bizzarri ha anche espresso una critica nei confronti degli adulti, sostenendo che siano loro a contribuire alla creazione di situazioni come quella del giovane animatore. “Credo che il problema siano gli adulti e tutti coloro che ritengono che il video del ragazzo sia una notizia da mettere sui giornali“, ha dichiarato, aggiungendo che tali video hanno una vita breve, paragonandoli a “una scorreggia in ascensore”.
Il comico ha messo in discussione il modo in cui i giovani affrontano le proprie difficoltà , suggerendo che un tempo avrebbero affrontato le stesse situazioni senza la necessità di condividerle sui social media. “Sono solo fatti suoi”, ha affermato, rimarcando come, in passato, tali questioni sarebbero rimaste private e non sarebbero diventate un caso pubblico.
Riflessioni sulla responsabilità generazionale
Tornando sul tema delle responsabilità generazionali, Bizzarri ha evidenziato come i padri della sua generazione abbiano cercato di cambiare il mondo e i nonni abbiano combattuto per la libertà . “E noi? Bastava che non rompessimo i coglioni”, ha detto, riflettendo sull’attivismo limitato della sua generazione. Ha descritto come il massimo impegno sociale dei paninari non possa essere paragonato alle lotte delle generazioni precedenti, lasciando quindi una critica aperta a come i giovani di oggi si approcciano alle sfide della vita.
La discussione ha suscitato un ampio dibattito, ponendo interrogativi sulla percezione delle nuove generazioni riguardo al lavoro e alle difficoltà che ne derivano. La situazione del ventenne di Rimini è diventata un simbolo di un malessere più ampio, che merita di essere esplorato e compreso in un contesto sociale più vasto.
