Inflazione a luglio: stabilità al +1,7% su base annua e rincaro del carrello spesa

Franco Fogli

Agosto 11, 2025

A luglio 2025, l’analisi dell’andamento dei prezzi al consumo evidenzia una stabilità generale, ma con un incremento significativo per il carrello della spesa. Secondo il comunicato dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo (Nic), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e un incremento dell’1,7% su base annua, mantenendo i valori del mese precedente.

Prezzi alimentari in crescita

Il settore alimentare ha mostrato una dynamica in accelerazione, con i prezzi dei beni alimentari, della cura della casa e della persona che sono passati da un incremento del 2,8% a un 3,2%. Anche i prodotti ad alta frequenza d’acquisto hanno visto un aumento, salendo da 2,0% a 2,3%. Questo trend è particolarmente rilevante per i consumatori, che si trovano a fronteggiare costi maggiori per i beni di prima necessità.

Al contrario, i prezzi degli energetici hanno subito una flessione tendenziale, scendendo a -3,4% rispetto al -2,1% di giugno. Tuttavia, i prezzi nel settore alimentare hanno accelerato ulteriormente, passando da un incremento del 3,3% a un 3,7%. Nel comparto dei servizi, si sono registrate tensioni sui prezzi dei servizi di trasporto, che hanno visto un aumento del 3,3%, rispetto al 2,9% del mese precedente.

Andamenti differenziati nei vari settori

L’analisi dell’Istat ha mostrato che il tasso di variazione su base annua del “carrello della spesa” è aumentato a 3,2%, rispetto al 2,8% di giugno. Questo è indicativo di una pressione inflazionistica crescente sui beni alimentari e sui servizi di trasporto. L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è rimasta invariata a 2,0%, mentre quella al netto dei soli beni energetici ha mostrato una lieve accelerazione, passando da 2,1% a 2,2%.

La crescita dei prezzi ha mostrato una certa attenuazione per i beni, scendendo da 0,9% a 0,8%, e per i servizi, da 2,7% a 2,6%. L’aumento congiunturale dell’indice generale è attribuibile principalmente all’incremento dei prezzi degli energetici non regolamentati, che hanno registrato un aumento del 2,2%, e dei servizi di trasporto, con un incremento dello 0,9%.

Inflazione acquisita e indice armonizzato

Per il 2025, l’inflazione acquisita si attesta a 1,7% per l’indice generale e a 1,9% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) ha mostrato una variazione di -1% su base mensile, influenzato dai saldi estivi, e un incremento del 1,7% su base annua, in calo rispetto al 1,8% del mese precedente.

Infine, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, ha registrato una variazione congiunturale di 0,4% e una variazione tendenziale del 1,5%. Questi dati evidenziano le sfide economiche che i consumatori devono affrontare, con un aumento dei costi che impatta in modo significativo sul potere d’acquisto delle famiglie italiane.

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