Greta Thunberg annuncia: “Il 31 agosto partiranno decine di navi per Gaza”

Marianna Ritini

Agosto 11, 2025

Un’importante iniziativa umanitaria sta per prendere forma nel Mediterraneo. Il 31 agosto 2025, un gruppo di organizzazioni, tra cui la Freedom Flotilla Coalition, darà il via a una missione per rompere il blocco della Striscia di Gaza, imposto da Israele. Questa operazione coinvolgerà numerose imbarcazioni che partiranno dalla Spagna, con un ulteriore gruppo che si unirà il 4 settembre dalla Tunisia.

L’attivista svedese Greta Thunberg ha utilizzato il suo profilo Instagram per annunciare l’inizio di questa mobilitazione, sottolineando che “decine di imbarcazioni” salperanno dalla Spagna e altre “decine” dalla Tunisia. L’iniziativa, denominata Global Sumud Flotilla, è sostenuta da diverse associazioni, tra cui Maghreb Sumud Flotilla, Global Movement to Gaza e Sumud Nusantara.

Dettagli dell’iniziativa

La Global Sumud Flotilla si propone di essere il più grande sforzo di solidarietà internazionale mai realizzato in risposta al blocco di Gaza, in vigore da 18 anni. Gli organizzatori hanno dichiarato che questa operazione coinvolgerà mobilitazioni coordinate in 44 Paesi, con l’obiettivo di portare aiuti umanitari e denunciare le condizioni di vita insostenibili dei palestinesi. In un video promozionale, figure pubbliche come gli attori Susan Sarandon e Liam Cunningham hanno espresso il loro sostegno, evidenziando l’urgenza della situazione.

Durante la campagna, gli attivisti hanno accusato Israele di aver causato enormi danni, paragonando il bombardamento della Striscia di Gaza a “otto bombe atomiche” lanciate su civili innocenti, distruggendo ospedali, scuole e rifugi. Gli organizzatori hanno dichiarato che mai nella storia si era registrato un numero così elevato di giornalisti, operatori delle Nazioni Unite e personale sanitario vittime di violenze.

Obiettivi e richieste della flotta

La missione della Global Sumud Flotilla si articola in diverse richieste. Gli attivisti intendono “rompere l’assedio illegale di Gaza” e chiedere la fine di ciò che definiscono un genocidio. Tra i loro obiettivi c’è anche l’apertura di un corridoio umanitario per garantire l’accesso ai beni essenziali e il riconoscimento di una Palestina libera.

Il gruppo ha sottolineato che non possono rimanere in silenzio di fronte a tali atrocità e si sono impegnati a navigare insieme per cercare di portare un cambiamento significativo. Questa iniziativa si colloca all’interno di un contesto più ampio di attivismo globale, dove la solidarietà internazionale gioca un ruolo cruciale nel sostenere i diritti umani e la giustizia sociale.

Con l’avvicinarsi della data di partenza, l’attenzione si concentra su come questa iniziativa potrà influenzare la situazione nella Striscia di Gaza e il dibattito internazionale sulle politiche israeliane.

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