Corea del Nord: le manovre militari di Usa e Seul sono una provocazione e il regime rivendica il diritto all’autodifesa

Franco Fogli

Agosto 11, 2025

Le manovre militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud, programmate dal 18 al 28 agosto 2025, hanno sollevato forti preoccupazioni da parte della Corea del Nord. Pyongyang ha definito queste esercitazioni come una “provocazione militare diretta”, sottolineando che si tratta di “esercitazioni di guerra”. La posizione della Corea del Nord è chiara: il regime di Kim Jong-un rivendica il proprio “diritto sovrano” all’autodifesa in risposta a quelle che considera minacce alla propria sicurezza.

Dichiarazioni della Corea del Nord

L’11 agosto 2025, il ministro della Difesa della Corea del Nord, No Kwang Chol, ha espresso la propria condanna nei confronti delle manovre militari degli alleati statunitensi e sudcoreani. In una nota diffusa dall’agenzia di stampa ufficiale Kcna, il ministro ha descritto le esercitazioni come “mosse provocatorie” che mettono in evidenza la volontà di confronto militare da parte di Washington e Seul. Secondo No Kwang Chol, queste manovre rappresentano una “minaccia reale” e potrebbero avere un “effetto boomerang” sulla sicurezza della regione.

La Corea del Nord ha avvertito che, in caso di provocazioni durante le esercitazioni, le proprie Forze Armate risponderanno con “contromisure risolute e determinate”. Il regime ha ribadito la legittimità della propria autodifesa, lanciando un monito sulle possibili “conseguenze negative” delle esercitazioni annuali ‘Ulchi Freedom Shield’, che vedono coinvolti Stati Uniti e Corea del Sud.

Contesto delle manovre militari

Le manovre militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud, che si svolgeranno dal 18 al 28 agosto 2025, si inseriscono in un contesto di crescente tensione nella penisola coreana. Queste esercitazioni sono state storicamente oggetto di critiche da parte di Pyongyang, che le considera un preparativo per un eventuale attacco. La risposta della Corea del Nord a queste attività militari si è spesso tradotta in test di missili e altre dimostrazioni di forza.

Negli ultimi anni, le relazioni tra le due Coree e gli Stati Uniti sono state caratterizzate da alti e bassi, con tentativi di dialogo alternati a periodi di forte antagonismo. Le manovre di agosto rappresentano un nuovo capitolo in questa complessa dinamica, con il regime nordcoreano che cerca di affermare la propria posizione e il diritto all’autodifesa in un contesto di crescente pressione internazionale.

La comunità internazionale osserva con attenzione l’evoluzione della situazione, consapevole che ogni escalation potrebbe avere ripercussioni significative non solo per la penisola coreana, ma anche per la stabilità dell’intera regione asiatica. La risposta della Corea del Nord alle manovre congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud sarà un indicatore cruciale per il futuro delle relazioni nella regione.

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