Colpito da un proiettile alla testa il 7 giugno 2025 durante un comizio a Bogotà , il candidato conservatore alla presidenza colombiana, Miguel Uribe, è deceduto dopo due mesi di terapia intensiva e numerosi interventi chirurgici. La triste notizia è stata comunicata dalla moglie, Maria Claudia Tarazona, attraverso un post su Instagram in cui ha espresso il suo amore eterno per il marito e la sua determinazione a prendersi cura dei loro figli.
Il tragico evento di BogotÃ
Il drammatico episodio si è verificato durante un comizio elettorale a Bogotà , dove Miguel Uribe, noto per le sue posizioni conservatrici, stava cercando di guadagnare consensi in vista delle elezioni presidenziali. Il 7 giugno, mentre si trovava sul palco, è stato colpito alla testa da un proiettile, un attacco che ha suscitato immediatamente una forte condanna da parte della comunità politica e della società civile colombiana. Trasportato d’urgenza in ospedale, Uribe ha affrontato un lungo percorso di recupero, caratterizzato da interventi chirurgici e terapie intensive, ma purtroppo non è riuscito a superare le conseguenze dell’attentato.
La notizia della sua morte ha scosso profondamente il paese, evidenziando non solo il dramma personale di una famiglia in lutto, ma anche le problematiche legate alla sicurezza in Colombia, un paese che ha vissuto decenni di violenza politica e conflitti armati. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla necessità di garantire la sicurezza dei candidati politici, in un contesto elettorale già complesso e teso.
Le reazioni nazionali e internazionali
La morte di Miguel Uribe ha suscitato una serie di reazioni a livello nazionale e internazionale. Marco Rubio, segretario di Stato degli Stati Uniti, ha espresso il suo profondo dolore per la scomparsa del candidato, sottolineando la solidarietà degli Stati Uniti nei confronti della famiglia di Uribe e del popolo colombiano. In un post pubblicato su X, Rubio ha affermato che la nazione americana è al fianco del Colombia nel suo lutto e nella ricerca di giustizia per i responsabili di questo atto violento.
Anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha rilasciato una dichiarazione in merito, esprimendo il suo cordoglio per la “tragica” scomparsa di Uribe. Tajani ha descritto il giorno della sua morte come “tragico per la Colombia e per chi lotta per la libertà e la democrazia in tutta l’America Latina”. Ha inoltre ribadito l’impegno dell’Italia a sostenere il popolo colombiano in questo momento difficile, condannando fermamente l’atto di violenza che ha portato alla morte di un leader politico.
Il dolore e la rabbia per la perdita di Miguel Uribe si fanno sentire in tutto il paese, mentre la comunità internazionale osserva con preoccupazione la situazione politica in Colombia. La richiesta di giustizia e sicurezza per tutti i candidati politici diventa sempre più urgente, in un contesto in cui la violenza continua a rappresentare una minaccia alla stabilità democratica.
