Venerdì 15 agosto 2025, l’Alaska sarà il palcoscenico di un incontro cruciale tra Donald Trump e Vladimir Putin, mirato a cercare una soluzione al conflitto in Ucraina, scatenato dall’invasione russa avvenuta il 24 febbraio 2022. Tuttavia, al momento, non è stata divulgata la sede esatta dei colloqui, un aspetto che continua a destare curiosità e speculazioni.
Perché l’alaska?
Il New York Times riporta che i funzionari della Casa Bianca non hanno fornito dettagli specifici riguardo al luogo dell’incontro o alle motivazioni che hanno portato Trump a scegliere l’Alaska. Questo stato rappresenta la porzione più vicina degli Stati Uniti alla Russia, il che potrebbe spiegare la scelta strategica. Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del Cremlino, ha commentato che sarebbe logico per la delegazione americana sorvolare lo Stretto di Bering per raggiungere il luogo dell’incontro.
La scelta dell’Alaska ha suscitato anche riflessioni storiche. Michael McFaul, ex ambasciatore americano a Mosca e attuale docente di scienze politiche alla Stanford University, ha ricordato che questo stato fu acquistato dagli Stati Uniti nel 1867 per 7,2 milioni di dollari. Questo acquisto è spesso visto come un simbolo della storia complessa tra le due nazioni. John Bolton, ex consigliere per la Sicurezza nazionale, ha sarcasticamente osservato che l’unico posto migliore per Putin sarebbe stato Mosca, suggerendo che l’incontro in Alaska potrebbe essere visto come una vittoria per il presidente russo.
Alcuni analisti hanno messo in evidenza come i nazionalisti russi continuino a nutrire il desiderio di riappropriarsi dell’Alaska, considerandola parte della loro eredità. Julia Davis, editorialista del Daily Beast, ha sottolineato l’assurdità di ospitare il presidente russo in Alaska, mentre i propagandisti russi rivendicano regolarmente il territorio. Anche David Frum, commentatore politico, ha espresso preoccupazione, ironizzando su possibili richieste di Putin riguardo all’Alaska.
Il precedente cinese
L’incontro di venerdì rappresenta il primo faccia a faccia tra i presidenti di Stati Uniti e Russia dalla riunione di Joe Biden e Vladimir Putin a Ginevra nel giugno 2021. Nel 2021, ad Anchorage, in Alaska, si svolsero colloqui tra l’Amministrazione Biden e rappresentanti cinesi, segnando un momento significativo nelle relazioni tra le due potenze.
L’ultimo viaggio noto di Putin negli Stati Uniti risale al settembre 2015, durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ai tempi della presidenza di Barack Obama. È interessante notare che gli Stati Uniti e la Russia non sono membri della Corte penale internazionale, che nel 2023 ha emesso un mandato d’arresto nei confronti di Putin per il suo presunto coinvolgimento nel rapimento di bambini in Ucraina durante il conflitto.
L’incontro di venerdì in Alaska, quindi, non solo segna un momento chiave nelle relazioni tra le due potenze, ma si inserisce in un contesto storico e geopolitico complesso che merita di essere seguito con attenzione.