I familiari delle vittime degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 stanno mobilitando l’opinione pubblica in Israele, chiedendo la fine del conflitto e il rilascio degli ostaggi. Il 10 agosto 2025, si è tenuta una conferenza stampa a Tel Aviv, dove Reut Recht-Edri, madre di Ido Edri, un giovane ucciso durante l’attacco, ha annunciato uno sciopero generale previsto per domenica prossima. L’obiettivo è chiaro: fermare la guerra e ottenere il ritorno dei rapiti. “Domenica prossima diremo basta alla guerra e chiederemo il rilascio degli ostaggi. È nelle vostre mani”, ha affermato con determinazione.
Proteste a Londra per il rilascio degli ostaggi
Nel frattempo, i familiari degli ostaggi rapiti da Hamas si stanno preparando a partecipare a una manifestazione di protesta a Londra, che si concluderà a Downing Street. Questo evento è organizzato da Stop the Hate UK e varie associazioni ebraiche, con l’intento di sollecitare il governo britannico, guidato dal Premier Keir Starmer, a porre il rilascio degli ostaggi come priorità prima di riconoscere lo Stato palestinese. Tra i partecipanti figura Noga Guttman, cugina di Evyatar David, il quale è stato recentemente visto in un video inquietante girato in un tunnel di Gaza. La manifestazione rappresenta un momento cruciale per le famiglie che attendono notizie dei propri cari, in un contesto di crescente angoscia e incertezza.
Morti per fame nella Striscia di Gaza
Il Ministero della Salute della Striscia di Gaza ha riportato che nelle ultime 24 ore si sono registrati altri cinque decessi per fame, tra cui due bambini. Questo porta il bilancio totale dei morti per fame dall’inizio del conflitto a 217, di cui 100 sono minori. La situazione umanitaria continua a deteriorarsi, con la popolazione che affronta crescenti difficoltà nell’accesso a cibo e cure mediche.
Aiuti umanitari in arrivo a Gaza
Secondo le informazioni fornite dall’IDF, nell’ultima settimana sono stati inviati oltre 1.310 camion di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, principalmente contenenti cibo. L’IDF ha sottolineato che gli aiuti sono destinati ai civili e non a Hamas. Tuttavia, rimane incerta la distribuzione effettiva di questi aiuti alla popolazione bisognosa. L’ONU stima che siano necessari dai 500 ai 600 camion di aiuti al giorno per soddisfare le necessità di oltre due milioni di abitanti della regione, evidenziando la gravità della crisi umanitaria in corso.