Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso la sua ferma condanna nei confronti del piano di Israele per il controllo di Gaza, definendolo una “pericolosa escalation” che potrebbe aggravare ulteriormente le già critiche condizioni dei palestinesi. La situazione si fa sempre più tesa, mentre il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha deciso di rinviare la riunione prevista per oggi, 8 agosto 2025, per discutere la questione. La nuova data per l’incontro d’emergenza è stata fissata per domenica 10 agosto, alle ore 10.
Guterres ha avvertito che l’operazione israeliana potrebbe avere conseguenze devastanti per milioni di palestinesi. In una nota ufficiale, il portavoce del Segretario ha dichiarato: “Il Segretario Generale è seriamente allarmato dalla decisione del governo israeliano di ‘prendere il controllo di Gaza City‘. Questa scelta segna una pericolosa escalation e rischia di aggravare le già catastrofiche conseguenze per milioni di palestinesi“.
Il piano di Israele include anche il disarmo di Hamas e la liberazione di circa 50 ostaggi ancora detenuti.
Netanyahu: “Libereremo Gaza da Hamas”
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato tramite il suo profilo X che non intende occupare Gaza, ma piuttosto liberarla da Hamas. “Gaza sarà smilitarizzata e verrà istituita un’amministrazione civile pacifica, che non sarà né l’Autorità Nazionale Palestinese né Hamas o un’altra organizzazione terroristica”, ha scritto. Netanyahu ha aggiunto che questa operazione è fondamentale per garantire la sicurezza degli ostaggi e per evitare che Gaza rappresenti una futura minaccia per Israele.
La reazione dell’IDF
Eyal Zamir, capo di Stato Maggiore delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), ha dichiarato che l’esercito attuerà il piano “nel miglior modo possibile”. Durante un incontro con i comandanti di divisione, Zamir ha sottolineato la responsabilità dell’esercito nella sicurezza dello Stato e nella restituzione degli ostaggi. Tuttavia, fonti interne all’IDF hanno espresso preoccupazioni riguardo all’operazione, evidenziando i rischi per la vita degli ostaggi e il potenziale di un disastro umanitario.
Hamas: “Per gli ostaggi sarà la fine”
Hamas ha reagito duramente alla notizia del piano israeliano, accusando Netanyahu e il suo governo di non preoccuparsi della sorte degli ostaggi. “La decisione di occupare Gaza conferma che il criminale Netanyahu e il suo governo nazista non si preoccupano della sorte dei loro prigionieri”, ha dichiarato un portavoce dell’organizzazione. Secondo Hamas, l’estensione dell’aggressione israeliana comporterebbe inevitabilmente il sacrificio degli ostaggi.
Qatar: “Così gli sforzi per il cessate il fuoco vengono compromessi”
Il governo del Qatar ha condannato la decisione israeliana di conquistare Gaza, dove attualmente un milione di palestinesi si è rifugiato nella parte settentrionale della Striscia, devastata dalla guerra. In una dichiarazione del ministero degli Esteri qatariota, Doha ha descritto la decisione come “uno sviluppo pericoloso che rischia di aggravare le sofferenze umanitarie”. Il Qatar ha invitato la comunità internazionale a intraprendere azioni urgenti per impedire a Israele di attuare il piano.
Dettagli del piano
Il piano israeliano prevede che Gaza sia governata da un’amministrazione civile alternativa, escludendo sia Hamas che l’Autorità Palestinese. Secondo quanto riportato dalla tv N12, l’operazione riguarderebbe inizialmente solo Gaza City. Gli abitanti di quest’area potrebbero essere costretti a trasferirsi in campi per sfollati entro l’inizio di ottobre. Il gabinetto di sicurezza israeliano ha adottato cinque principi per concludere la guerra: il disarmo di Hamas, il ritorno di tutti gli ostaggi, la smilitarizzazione della Striscia di Gaza, il controllo di sicurezza israeliano e l’istituzione di un’amministrazione civile alternativa. Secondo il Times of Israel, la decisione di concentrare l’operazione su Gaza City, dove risiedono circa 800.000 palestinesi, indica che il piano sarà attuato in modo graduale.