Sanità: inaugurato ad Acquaviva delle Fonti il nuovo policlinico universitario Miulli

Marianna Ritini

Agosto 7, 2025

Oggi, 7 agosto 2025, presso l’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, è stato siglato un importante protocollo d’intesa tra la Regione Puglia, l’Università Lum e l’E.E. Miulli. Questo accordo ha l’obiettivo di regolare le interazioni tra il sistema universitario e il Servizio sanitario nazionale, in conformità con le normative nazionali vigenti, come la legge 240/2010 e il D.lgs. 517/1999. La sottoscrizione del protocollo rappresenta un passo significativo nel rafforzare la collaborazione tra formazione, ricerca e assistenza sanitaria nella regione.

Dettagli del protocollo d’intesa

Il protocollo, come riportato in una nota ufficiale, si basa su solidi principi di cooperazione tra le istituzioni coinvolte, sottolineando l’importanza dell’integrazione tra didattica, ricerca e assistenza. La centralità di studenti e pazienti è un aspetto fondamentale su cui si fonda l’intero accordo. La Regione Puglia, l’Università Lum e l’ospedale Miulli si impegnano a migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria, promuovendo l’eccellenza nella formazione dei professionisti della salute e incentivando la ricerca e l’innovazione. Questo approccio mira a garantire pari dignità e rilevanza a ciascuna delle missioni coinvolte.

Durante la cerimonia di firma, il presidente del Cda dell’Università Lum, Emanuele Degennaro, ha evidenziato come questo accordo sia il culmine di un percorso di collaborazione strategica avviato anni fa. Ha sottolineato che la Regione Puglia ha compreso l’importanza di un progetto di sviluppo del sistema sanitario regionale, non limitato nel tempo e nelle risorse, ma con una visione chiara per il futuro. L’obiettivo è ampliare i servizi assistenziali territoriali e integrarli con le attività didattiche e di ricerca universitaria, offrendo così maggiori opportunità ai cittadini e agli studenti della regione.

Impatto sulla formazione e sulla ricerca

Il protocollo d’intesa non si limita a stabilire un accordo formale, ma rappresenta un investimento concreto nel futuro della sanità pugliese. Antonella Rago, direttore generale dell’Università Lum, ha sottolineato l’importanza di questa intesa per migliorare l’articolazione dei servizi e rafforzare il sistema duale che collega la formazione universitaria specialistica all’attività assistenziale nei reparti ospedalieri. Questo approccio integrato è fondamentale per garantire un’istruzione di qualità e per rispondere efficacemente alle esigenze del sistema sanitario regionale.

Il rettore dell’Università Lum, Antonello Garzoni, ha dichiarato che l’accordo rappresenta un ulteriore passo verso la creazione di un polo universitario dedicato alle professioni sanitarie. Negli ultimi cinque anni, l’Università e l’ospedale Miulli hanno avviato corsi di studio in Medicina e chirurgia, Infermieristica e Odontoiatria, attirando annualmente circa 450 studenti. Quest’anno, si prevede il primo ciclo di laureati in Infermieristica, mentre la prima coorte di medici si laureerà nel 2027.

Obiettivi futuri e opportunità

Il protocollo d’intesa si propone di affrontare la questione della mobilità forzata degli studenti e dei ricercatori, un fenomeno che ha colpito la regione Puglia e il Mezzogiorno in generale. Creare un sistema integrato di formazione, ricerca e assistenza nelle strutture ospedaliere è considerato un modo efficace per migliorare i servizi offerti ai cittadini e per garantire opportunità professionali ai futuri medici. La Regione Puglia si è impegnata a coinvolgere in modo unitario e efficiente il sistema pubblico e gli operatori privati per costruire ambiti di eccellenza sanitaria.

Il protocollo d’intesa, quindi, segna un momento cruciale nella storia del Servizio sanitario regionale, contribuendo a una migliore articolazione dei servizi e a un rafforzamento operativo dei soggetti coinvolti. Le attività formative previste dal protocollo riguardano l’intero ciclo dell’educazione medica e sanitaria, includendo corsi di laurea, scuole di specializzazione e dottorati, oltre alla formazione continua in medicina. Le strutture dell’ospedale Miulli coinvolte nel protocollo diventeranno parte integrante della rete formativa universitaria, offrendo casi clinici e ambienti formativi.

In questo contesto, l’integrazione tra università e Servizio sanitario regionale permetterà la partecipazione attiva del personale sanitario alle attività di insegnamento e tutoraggio, garantendo un accesso programmato alle scuole di specializzazione in base alle esigenze del sistema sanitario. Questo approccio favorirà anche la progettazione e lo sviluppo di attività di ricerca scientifica, clinica e organizzativa, supportate da fondi regionali, nazionali ed europei, contribuendo così a un futuro più sostenibile per la sanità pugliese.

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