Oggi, 7 agosto 2025, l’Italia si prepara ad affrontare un significativo aumento delle temperature, con quattro capoluoghi di provincia che entrano in pre-allerta a causa delle ondate di calore. Secondo le ultime informazioni fornite dal Ministero della Salute, le città di Bolzano, Firenze, Perugia e Rieti sono state contrassegnate con un bollino giallo, che indica un rischio 1. La situazione climatica, già calda, si prevede in ulteriore aggravamento domani, 8 agosto, quando il numero delle città in pre-allerta salirà a undici, con l’aggiunta di due bollini arancioni.
Pre-allerta per ondate di calore in diverse città
Il bollettino del Ministero della Salute evidenzia un cambiamento nelle condizioni meteorologiche. Dopo un periodo contrassegnato da bollini verdi, che ha caratterizzato la fine di luglio e l’inizio di agosto, oggi si registra un innalzamento delle temperature. Le città di Bologna, Brescia, Frosinone, Latina, Milano, Roma, Trieste, Verona e Viterbo si aggiungeranno a quelle già in pre-allerta. In particolare, Firenze e Rieti subiranno un incremento del livello di rischio, passando a un bollino arancione, che indica un rischio 2, con conseguenze potenzialmente negative per la salute delle persone più vulnerabili.
Le temperature elevate rappresentano una seria preoccupazione per la salute pubblica, in particolare per le fasce più fragili della popolazione, come gli anziani e coloro che soffrono di patologie preesistenti. Le autorità sanitarie invitano i cittadini a prestare attenzione alle condizioni climatiche e a adottare misure precauzionali per proteggere la propria salute.
Temperature estreme nelle città italiane
Un report di Legambiente, realizzato in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e il supporto di Banco dell’Energia, ha fornito dati allarmanti sulle temperature medie registrate in alcune delle principali città italiane. Dalla campagna ‘Che Caldo Che Fa! Contro la cooling poverty: città + fresche, città + giuste’, sono state effettuate 171 termografie in 10 quartieri di Roma, Napoli, Bologna, Milano e Palermo. I risultati mostrano una temperatura ambientale media di 35,4°C, con picchi di 43°C nel quartiere di Secondigliano a Napoli e un minimo di 29,5°C a Murri, Bologna.
Le temperature delle superfici monitorate, che includono asfalto, cemento e altri materiali, raggiungono valori preoccupanti, con una media di 45,6°C. Questi dati evidenziano l’importanza di interventi mirati per ridurre l’impatto del calore urbano e migliorare le condizioni di vita nelle città, in particolare per le popolazioni più vulnerabili. Le autorità locali sono chiamate a prendere misure efficaci per affrontare questa emergenza climatica, garantendo la sicurezza e il benessere dei cittadini in un periodo di caldo estremo.