L’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, si trova attualmente a Mosca per la sua quinta visita nel 2025, nell’ambito degli sforzi del presidente statunitense per favorire una rapida risoluzione del conflitto in Ucraina. Questa missione, avvenuta il 6 agosto, segue un periodo di tensione crescente tra Stati Uniti e Russia, accentuato dall’ultimatum lanciato da Trump a Vladimir Putin.
La visita di Witkoff a Mosca
Witkoff è atterrato all’aeroporto Vnukovo di Mosca alle sette del mattino, accolto da Kirill Dmitriev, inviato del Cremlino per gli investimenti esteri. Il loro incontro ha incluso una passeggiata nel parco di Zaryadye, una location simbolica vicina al Cremlino. A differenza di precedenti incontri, in cui l’inviato americano mostrava una gestualità più calorosa, questa volta ha mantenuto un atteggiamento sobrio e controllato, limitandosi a sorridere. Questo cambiamento di approccio potrebbe riflettere la delicatezza della situazione attuale.
Il 25 aprile scorso, Witkoff aveva già incontrato Putin per discutere la ripresa dei negoziati tra Mosca e Kiev. Da quel momento, i rappresentanti delle due nazioni si sono riuniti tre volte in Turchia, raggiungendo accordi per lo scambio delle salme dei soldati deceduti e dei prigionieri. Questa serie di incontri è cruciale per stabilire un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte nel conflitto.
Critiche e controversie
Witkoff, che non parla russo, ha affrontato critiche per aver accettato un interprete del Cremlino durante tre incontri con Putin. Il primo di questi incontri si è tenuto l’11 febbraio a Mosca, dove una conversazione di tre ore e mezza ha portato alla liberazione dell’americano Marc Fogel, detenuto in Russia per possesso di sostanze stupefacenti. Tuttavia, in altre occasioni, come il 13 marzo e l’11 aprile, Witkoff ha optato per non portare il proprio interprete, infrangendo una tradizione diplomatica che garantisce la preparazione di memorandum accurati.
Aggiungendo un ulteriore livello di complessità alla situazione, l’aereo privato utilizzato da Witkoff in una delle sue visite non sarebbe stato dotato di sistemi di comunicazione sicuri, sollevando interrogativi sulla sicurezza delle informazioni trattate durante le negoziazioni.
Dichiarazioni di Trump e prospettive future
Ieri, Trump ha dichiarato che è previsto un incontro con la Russia, esprimendo la volontà di valutare gli sviluppi futuri. Ha menzionato la possibilità di introdurre sanzioni se non ci saranno segnali positivi dal Cremlino riguardo alla pace in Ucraina. La scadenza dell’ultimatum rappresenta un momento cruciale, poiché il presidente americano sta anche affrontando la questione della ‘flotta fantasma’ che trasporta petrolio russo eludendo le restrizioni internazionali.
La situazione rimane tesa e incerta, con gli occhi del mondo puntati su Mosca e Washington mentre si cercano soluzioni per un conflitto che ha già causato enormi sofferenze e instabilità nella regione.
