Il progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina ha compiuto un importante passo avanti, entrando ufficialmente nella fase operativa. Il 15 gennaio 2025, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (Cipess) ha dato il via libera al progetto definitivo, che prevede la realizzazione della campata sospesa più lunga al mondo, insieme a opere complementari cruciali per il territorio. La delibera è stata emessa dopo la firma dell’atto aggiuntivo al contratto tra la società concessionaria Stretto di Messina e il contraente generale Eurolink, con un valore complessivo di 10,6 miliardi di euro. L’efficacia di questo atto inizierà con la pubblicazione della delibera Cipess nella Gazzetta Ufficiale.
Il ruolo di Webuild nella costruzione del ponte
La società Webuild, leader a livello mondiale nella realizzazione di grandi opere, si occuperà della costruzione del Ponte sullo Stretto. L’azienda ha già dimostrato la sua competenza in progetti complessi, come il Ponte Genova San Giorgio e il secondo e terzo ponte sul Bosforo. A collaborare con Webuild ci saranno importanti partner internazionali, tra cui il Gruppo Sacyr dalla Spagna, già attivo nel progetto di ampliamento del Canale di Panama, e IHI dal Giappone, noto per la costruzione di ponti come l’Akashi e l’Osman Ghazi. Altri partner italiani di Eurolink includono Condotte e Itinera, che contribuiranno con le loro expertise locali.
Il team di progettazione è composto da società altamente specializzate nel settore delle infrastrutture, come Cowi, un’azienda danese con oltre novant’anni di esperienza nel campo dell’ingegneria. Cowi ha già realizzato opere significative come il Çanakkale Bridge in Turchia e il Great Belt Bridge in Danimarca, e ora porterà la sua competenza al progetto del Ponte sullo Stretto.
Caratteristiche tecniche del ponte
Il Ponte sullo Stretto di Messina avrà una lunghezza complessiva di 3.666 metri, con una campata centrale sospesa di 3.300 metri, che lo renderà il ponte sospeso con la campata unica più lunga al mondo. L’impalcato, largo circa 60 metri, sarà dotato di tre corsie stradali per ogni senso di marcia, due binari ferroviari e due corsie di servizio, garantendo un collegamento rapido ed efficiente tra la Sicilia e il continente per oltre 5 milioni di abitanti. La struttura avrà una capacità massima di 200 treni al giorno e 6.000 veicoli all’ora, operando 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Le torri in acciaio, alte 399 metri, e il sistema di sospensione, con cavi di 1,26 metri di diametro e una lunghezza totale di 5.320 metri, rappresentano un notevole traguardo ingegneristico. Il ponte sarà progettato per resistere a eventi sismici e a venti estremi, e sarà dotato di sistemi di monitoraggio intelligente per garantire la sicurezza e una manutenzione predittiva. L’altezza dell’impalcato sul livello del mare sarà di 72 metri, con un franco navigabile di 70 metri, parametri che superano quelli di altri ponti situati sulle principali vie di navigazione internazionali.
Le opere complementari per il territorio
Un aspetto cruciale del progetto riguarda le opere complementari che accompagneranno la costruzione del ponte. Queste infrastrutture saranno realizzate su entrambe le sponde dello Stretto, comprendendo oltre 40 chilometri di strade e ferrovie. Oltre al ponte stesso, sono previste opere di collegamento funzionali, tra cui tre stazioni ferroviarie a Messina e un centro direzionale in Calabria, oltre a interventi di mitigazione e compensazione ambientale e sociale.
In Calabria, i collegamenti stradali si estenderanno per circa 10 chilometri, mentre il tratto ferroviario avrà una lunghezza di 2,7 chilometri, progettato per integrarsi sia con la linea tirrenica storica che con la futura linea ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria. Nella località Piale, nel comune di Villa San Giovanni, sorgerà un Centro Direzionale multifunzionale, destinato a ospitare attività legate alla gestione dell’Opera e servizi come negozi, ristoranti e un centro congressi.
In Sicilia, il progetto prevede la realizzazione di 10,4 chilometri di strade e 17,5 chilometri di ferrovie, con collegamenti previsti con la rete regionale Messina-Catania e Messina-Palermo. Le nuove stazioni ferroviarie a Messina (Papardo, Annunziata ed Europa) sono state concepite per facilitare il trasporto urbano, collegando il ponte con università , ospedali e il centro cittadino.
Queste opere trasformeranno radicalmente la mobilità nelle due regioni, garantendo al contempo la tutela ambientale. Circa 12 milioni di metri cubi di materiale da scavo in Sicilia e 4,5 milioni in Calabria saranno riutilizzati per costruire rilevati stradali e per interventi di recupero ambientale. Il Ponte sullo Stretto si inserisce in un piano di investimenti infrastrutturali più ampio, volto a modernizzare il Mezzogiorno e migliorare i collegamenti con il resto del Paese e dell’Europa. L’opera si colloca nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete Ten-T (Trans-European Transport Network), contribuendo così a rafforzare l’integrazione logistica, economica e sociale del Sud Italia nel contesto europeo e mediterraneo.
