Netanyahu dichiara l’intenzione di occupare l’intera Gaza, IdF revoca l’emergenza bellica e riduce le forze militari

Marianna Ritini

Agosto 5, 2025

La situazione in Israele continua a essere caratterizzata da un clima di forte tensione. Il 5 agosto 2025, l’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato l’intenzione di occupare completamente la Striscia di Gaza, una mossa che, secondo alcune fonti, avrebbe ricevuto il supporto dell’ex presidente statunitense Donald Trump. Tuttavia, questa decisione ha suscitato reazioni contrastanti, in particolare da parte delle Forze di Difesa Israeliane (Idf), che si sono opposte a tale piano.

Le dichiarazioni di Netanyahu

Nei giorni scorsi, Netanyahu ha comunicato ai membri del suo gabinetto la volontà di avviare un’occupazione totale della Striscia di Gaza. Nonostante l’opposizione interna, il premier ha utilizzato il termine “occupazione” in colloqui riservati, delineando un piano per espandere le operazioni militari nella regione. Secondo quanto riportato da Ynet, un funzionario di alto rango vicino a Netanyahu ha affermato che “il dado è tratto”, indicando che l’esercito israeliano dovrebbe estendere il proprio controllo su tutta la Striscia, attualmente sotto il dominio di Hamas. Attualmente, l’Idf controlla circa il 75% del territorio, ma il piano prevede di occupare anche le aree rimanenti, il che solleva interrogativi sulle conseguenze per la popolazione civile e per le organizzazioni umanitarie operanti nella zona.

La posizione delle Forze di Difesa Israeliane

In risposta all’annuncio di Netanyahu, le Forze di Difesa Israeliane hanno espresso il loro disaccordo riguardo all’occupazione totale della Striscia. I vertici militari ritengono che ci vorranno anni per smantellare le infrastrutture di Hamas e avvertono che un avvicinamento delle truppe ai luoghi di detenzione potrebbe mettere a rischio la vita degli ostaggi. Per questo motivo, il comandante supremo delle forze armate ha deciso di ridurre il numero di soldati e di revocare lo stato di emergenza bellica, che era stato in vigore dal 7 ottobre 2024. Questa decisione è stata interpretata come un segnale di resistenza alle pressioni politiche che minacciano il suo comando.

Le dichiarazioni di Yair Netanyahu

Yair Netanyahu, figlio del primo ministro, ha commentato la situazione su X, accusando il capo di stato maggiore dell’Idf, Eyal Zamir, di guidare una “rivolta” contro il governo. In risposta a un post di Yossi Yehoshua, corrispondente militare del quotidiano Yediot Ahronot, Yair ha affermato che se Zamir è effettivamente il consigliere di chi scrive, ciò rappresenterebbe un tentativo di colpo di Stato militare. Ha sottolineato che se Netanyahu desidera procedere con una decisione così drastica come l’occupazione di Gaza, deve assumersi la responsabilità delle conseguenze, incluse le perdite tra ostaggi e soldati. Le tensioni tra il governo e le forze armate israeliane si intensificano, rendendo la situazione sempre più complessa e delicata.

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