Il battito cardiaco: ingegneri e matematici italiani svelano il mistero

Franco Fogli

Agosto 5, 2025

Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Pisa ha svelato una nuova comprensione della dinamica del sistema cardiovascolare, evidenziando che essa è regolare e non caotica. Questa scoperta, pubblicata il 5 agosto 2025, rappresenta un passo significativo nella ricerca scientifica, fornendo nuove prospettive sulla salute del cuore e sul rischio di malattie cardiovascolari.

Il progetto di ricerca e i suoi protagonisti

La ricerca è frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria dell’informazione e il Dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa. Gli studiosi coinvolti sono Martina Bianco, dottoranda in Ingegneria biomedica e prima autrice dello studio, Andrea Scarciglia e Gaetano Valenza, entrambi del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione, e Claudio Bonanno del Dipartimento di Matematica. Il 16 luglio 2025, il lavoro ha ricevuto il prestigioso Best Student Paper Award durante la Conferenza della Società internazionale di ingegneria biomedica (EMBC), che ha visto la partecipazione di ricercatori provenienti da oltre 70 nazioni.

Martina Bianco ha spiegato che la ricerca si è concentrata sulla serie di intervalli di tempo tra i battiti cardiaci, nota come variabilità della frequenza cardiaca (HRV). Questo approccio ha permesso di analizzare i dati ricavati dagli elettrocardiogrammi, evidenziando l’influenza di vari fattori fisiologici, come il sistema nervoso centrale e l’attività ormonale, sulla salute cardiovascolare.

Il metodo innovativo e i risultati ottenuti

Il metodo matematico sviluppato da Bianco è stato applicato per determinare se la serie di dati potesse essere interpretata come proveniente da un sistema regolare, il cui stato è prevedibile, o da uno caotico, il cui comportamento è influenzato da condizioni iniziali. I risultati hanno confermato che la dynamica del sistema cardiovascolare è regolare, contrariamente a quanto era stato ipotizzato in passato.

Bianco ha descritto la sfida di applicare un metodo teorico a dati reali, sottolineando come il rumore fisiologico possa influenzare le misurazioni. Questo riconoscimento scientifico non solo conferma l’efficacia del metodo, ma apre anche la porta a nuove possibilità nella definizione di biomarcatori per il rischio di malattie cardiovascolari.

Implicazioni per la salute cardiovascolare e riconoscimenti

Gaetano Valenza, docente di Bioingegneria, ha espresso soddisfazione per la sinergia tra i due dipartimenti, evidenziando come la nuova comprensione del sistema cardiovascolare possa contribuire a definire biomarcatori che quantificano il rischio di malattie cardiache, una delle principali cause di morte nel mondo. Claudio Bonanno ha aggiunto che il riconoscimento ricevuto premia non solo il lavoro di tesi di Bianco, ma anche il coraggio di applicare competenze matematiche in ambito bioingegneristico.

Questa ricerca rappresenta un importante passo avanti nel campo della bioingegneria e della medicina, con potenziali applicazioni cliniche che potrebbero migliorare la diagnosi e la prevenzione delle malattie cardiovascolari, contribuendo a salvaguardare la salute pubblica a livello globale.

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