Caso Almasri: tensione tra Anm e Nordio, il ministro critica Parodi

Lorenzo Di Bari

Agosto 5, 2025

Il recente scambio di dichiarazioni tra il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), Cesare Parodi, e il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha acceso un vivace dibattito sul caso Almasri. Quest’ultimo ha sollevato interrogativi sulla responsabilità politica e giuridica in relazione alle decisioni prese riguardo all’archiviazione delle posizioni coinvolte. Le parole di Parodi, pronunciate il 5 agosto 2025, hanno suscitato una reazione immediata da parte di Nordio, il quale ha definito le affermazioni del presidente dell’Anm come un’invasione di prerogative istituzionali.

Le affermazioni di Carlo Nordio

Durante una dichiarazione pubblica, Carlo Nordio ha espresso il suo sconcerto riguardo alle parole di Cesare Parodi, sottolineando come il presidente dell’Anm non avesse il diritto di citare il nome del suo capo di gabinetto, Bartolozzi, nel contesto del caso Almasri. “Non so come si permetta di citare la mia capo di gabinetto, il cui nome, per quanto mi risulta, non è presente negli atti”, ha dichiarato Nordio, evidenziando la necessità di mantenere separati i ruoli e le responsabilità istituzionali. Il ministro ha anche sottolineato l’importanza di un approccio equilibrato e rispettoso delle prerogative di ciascun ente coinvolto, affermando che le dichiarazioni di Parodi rappresentano una “impropria ed inaccettabile invasione di prerogative istituzionali”.

Le parole del presidente dell’anm

Cesare Parodi, rispondendo alle critiche del ministro, ha chiarito la sua posizione riguardo alle affermazioni della premier Giorgia Meloni sul caso Almasri. Durante un’intervista a ‘Radio Anch’io’, ha dichiarato: “Prendo atto di questa dichiarazione, sicuramente dal punto di vista dell’onestà intellettuale apprezzabile, ma la responsabilità politica e quella giuridica-penale a volte possono coincidere ma non necessariamente coincidono”. Parodi ha voluto sottolineare che è errato ritenere che la responsabilità politica si traduca automaticamente in responsabilità penale.

In merito all’eventualità di un processo che coinvolga il capo di gabinetto di Nordio, Parodi ha affermato che le ricadute politiche su chi è coinvolto in tali situazioni sono inevitabili, anche se le responsabilità dirette possono rimanere complesse e sfumate. Ha anche ribadito che non ha mai fatto riferimento a Bartolozzi, chiarendo che il suo discorso era di natura generale e non specificamente legato all’inchiesta in corso.

Le reazioni e le implicazioni politiche

Le dichiarazioni scambiate tra Nordio e Parodi evidenziano un clima di tensione tra le istituzioni, sollevando interrogativi sulle dinamiche di potere e sulle responsabilità in ambito giuridico e politico. La questione Almasri, che ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, continua a essere al centro del dibattito, con le dichiarazioni dei leader che influenzano la percezione pubblica e la fiducia nelle istituzioni.

Il caso, quindi, non è solo una questione legale, ma si inserisce in un contesto più ampio di responsabilità politica e di interazione tra i vari organi dello Stato. Le parole di Nordio e Parodi potrebbero avere ripercussioni significative, sia sul piano politico che su quello giuridico, rendendo necessario un attento monitoraggio degli sviluppi futuri.

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