Ansia nei bambini di 2 anni: timori per il buio, mostri e separazione dai genitori

Franco Fogli

Agosto 5, 2025

Il 5 agosto 2025, il professor Marco Carotenuto, esperto in neuropsichiatria infantile e direttore dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, ha illustrato un’importante iniziativa promossa dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps). Questo progetto, denominato Calm (Children’s Anxiety Listening & Management), mira a identificare precocemente i sintomi di ansia nei bambini di età compresa tra 3 e 9 anni.

La rilevanza dell’indagine epidemiologica

Carotenuto ha sottolineato che l’indagine si propone di analizzare i tratti di ansia che emergono nei bambini fin dalla prima infanzia. Già a partire dai 2 anni, i piccoli iniziano a manifestare paure legate al buio e ai mostri, mentre il timore del distacco dai genitori raggiunge il suo picco tra i 2 e i 3 anni. Con il passare degli anni, le paure evolvono, includendo timori per fantasmi, ladri e estranei. Tuttavia, è tra i 6 e i 9 anni che i bambini cominciano a comprendere la morte come un concetto definitivo, sviluppando una paura profonda di ammalarsi o di morire.

L’obiettivo dell’indagine è duplice: da un lato, raccogliere dati epidemiologici, geografici e clinici, dall’altro, fornire ai pediatri gli strumenti necessari per intervenire tempestivamente. Carotenuto ha affermato che è fondamentale avere una visione chiara di questo fenomeno per poter affrontare adeguatamente i problemi di ansia infantile.

Un questionario per i pediatri

La Sipps ha invitato i pediatri a partecipare a questo progetto compilando un breve questionario anonimo, che ha lo scopo di raccogliere informazioni sui sintomi ansiosi nei bambini. Carotenuto ha spiegato che l’anonimato del questionario è stato pensato per garantire un processo più fluido e rapido per i medici. La raccolta di queste informazioni è cruciale per comprendere la diffusione dell’ansia tra i bambini e per identificare eventuali differenze geografiche, dato che non è chiaro se i bambini ansiosi siano più presenti in alcune aree del paese rispetto ad altre.

Il professor Carotenuto ha evidenziato che i bambini tendono a essere creature abitudinarie e che cambiamenti come il passaggio a una nuova classe possono generare stress, portando a disturbi del sonno e rifiuto di andare a scuola. La raccolta di dati è prevista fino al 10 ottobre 2025 e i risultati saranno presentati durante il Congresso Nazionale Sipps che si svolgerà a Napoli dal 23 al 26 ottobre.

Il futuro della salute mentale infantile

Il progetto Calm rappresenta un passo significativo verso la comprensione e la gestione dell’ansia nei bambini. La Sipps, attraverso questa iniziativa, intende non solo raccogliere dati, ma anche sensibilizzare i pediatri e le famiglie sull’importanza di riconoscere e affrontare precocemente i sintomi ansiosi. Con una maggiore consapevolezza e un intervento tempestivo, si spera di migliorare la salute mentale dei più piccoli e di garantire loro un’infanzia più serena.

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