Sicurezza integrata: la difesa e la vigilanza nella prima puntata di “State Sicuri”

Franco Fogli

Agosto 4, 2025

Nel recente vodcast di Adnkronos, tenutosi nel 2025, si è svolto un dibattito di grande rilevanza sulla sicurezza in Italia, coinvolgendo Isabella Rauti, Sottosegretario alla Difesa, Paolo Crisafi, Presidente di Remind, e Giulio Gravina, Vicepresidente di Anivip e proprietario di Italpol Vigilanza. Moderato dal vicedirettore Giorgio Rutelli, l’incontro ha messo in luce le sfide attuali e le opportunità di cooperazione tra settore pubblico e privato.

La trasformazione della sicurezza in italia

La sicurezza in Italia sta attraversando un periodo di cambiamento significativo, influenzato dall’emergere di nuove minacce e dalla crescente necessità di un coordinamento efficace tra istituzioni, forze armate, forze dell’ordine e operatori privati. Questo tema centrale è emerso chiaramente durante l’episodio di “State Sicuri”, dove i relatori hanno discusso l’importanza di un approccio integrato alla sicurezza. La Sottosegretario Rauti ha sottolineato come la sicurezza non riguardi solo il territorio nazionale, ma si estenda anche a contesti internazionali, dove Italia deve proteggere i propri interessi economici. Le sfide globali, come la crisi nel Canale di Suez e le nuove rotte artiche, hanno reso necessaria una strategia di difesa più coesa e collaborativa.

Il programma “strade sicure” e la formazione integrata

Isabella Rauti ha fornito un’analisi dettagliata del programma “Strade Sicure”, attivo dal 2008, che impiega attualmente 6.800 militari, di cui 6.000 sono dispiegati nelle strade e 800 nelle stazioni ferroviarie. Questo dispositivo ha dimostrato di essere efficace nel migliorare la percezione di sicurezza tra i cittadini e nel garantire interventi tempestivi. Rauti ha evidenziato la necessità di aggiornare le regole d’ingaggio e di promuovere una formazione congiunta tra pubblico e privato, per affrontare le minacce ibride e multidimensionali. La sicurezza nazionale, ha aggiunto, non può prescindere da una visione globale e dalla cooperazione con i partner internazionali.

Il valore della sicurezza per le infrastrutture e la vita urbana

Paolo Crisafi ha messo in evidenza come la sicurezza rappresenti un fattore cruciale per il valore delle infrastrutture e la qualità della vita nelle città. Secondo Crisafi, la percezione di sicurezza influisce direttamente sul mercato immobiliare e sulle condizioni di vita degli abitanti. Ha richiamato l’attenzione sul “Libro Bianco” che delinea proposte operative per migliorare la sicurezza e promuovere la sostenibilità. Crisafi ha sottolineato l’importanza delle sinergie tra istituzioni, aziende e associazioni per garantire un ambiente urbano sicuro e vivibile.

Integrazione della vigilanza privata e professionalizzazione

Giulio Gravina ha portato alla discussione la prospettiva della vigilanza privata, evidenziando la necessità di un’integrazione strutturata con le forze dell’ordine. Ha proposto di creare percorsi formativi condivisi e canali che permettano alle guardie giurate di accedere a ruoli nelle forze armate o di polizia. Gravina ha suggerito di assegnare funzioni non essenziali alla vigilanza privata, liberando così risorse per le forze armate e aumentando la flessibilità del sistema. Ha anche sottolineato l’importanza di innalzare gli standard di professionalizzazione e i controlli sugli istituti di vigilanza, per garantire efficienza e sicurezza.

Una visione condivisa per il futuro della sicurezza

Il dibattito ha rivelato una visione comune tra i partecipanti: la sicurezza del futuro deve essere integrata e multidimensionale, basata su modelli aggiornati e regole chiare. L’obiettivo è quello di promuovere una formazione interoperabile e incentivare l’innovazione. È fondamentale che il settore pubblico e privato collaborino, insieme ai cittadini, per creare un ambiente sicuro che coniughi protezione, libertà e sviluppo.

×