Perugia: arrestato un 45enne per sequestro e violenza su una giovane

Marianna Ritini

Agosto 4, 2025

Il 4 agosto 2025, la Polizia di Perugia ha eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di un uomo di 45 anni, accusato di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali pluriaggravate ai danni di una ragazza di 21 anni di origine straniera. I fatti risalgono al 19 luglio scorso, quando la giovane è stata avvicinata dall’indagato, un cittadino afgano, con la scusa di presentarle un nuovo ristorante che stava per aprire.

Il racconto della vittima

Secondo le ricostruzioni, l’uomo si sarebbe mostrato inizialmente gentile, invitando la ragazza a visitare il cantiere del ristorante, promettendole un possibile lavoro. La giovane, rassicurata dalla sua cordialità e considerando che il luogo si trovava lungo il percorso che avrebbe dovuto seguire per tornare a casa, ha accettato l’invito. Tuttavia, l’incontro si è rivelato drammatico. Giunti in un bar abbandonato nel centro storico di Perugia, l’atmosfera è cambiata drasticamente. Quando la ragazza ha manifestato il desiderio di andarsene, ha trovato la porta chiusa a chiave.

L’uomo l’ha aggredita, palpeggiandola e immobilizzandola. Nonostante i tentativi di difendersi e di chiedere aiuto, la giovane è stata costretta a subire atti di violenza sessuale. Durante la notte, l’aggressore ha continuato a tenerla prigioniera, impedendole di lasciare il luogo fino al mattino seguente. Solo quando l’uomo si è addormentato, la ragazza è riuscita a fuggire.

Le indagini e le prove raccolte

Durante la notte di prigionia, la vittima è riuscita a registrare alcune immagini con il suo cellulare, documentando parte dell’aggressione. Dopo essersi ripresa dallo shock, ha deciso di denunciare l’accaduto alla Polizia. Si è recata all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove i medici hanno riscontrato lesioni personali giudicate guaribili in 30 giorni.

A seguito della denuncia, le autorità hanno avviato immediatamente le indagini. Gli agenti hanno perquisito il locale in cui si era consumata la violenza, effettuato pedinamenti e ascoltato testimoni. Le analisi degli indumenti della vittima e le immagini registrate hanno permesso di identificare l’indagato, che è stato riconosciuto anche dalla ragazza. Le indagini hanno rivelato anche la presenza di tracce biologiche legate all’episodio di violenza, su cui è stato disposto un accertamento del DNA. I risultati hanno confermato la corrispondenza con il profilo genetico dell’indagato, prelevato senza che lui ne fosse a conoscenza.

Il fermo e le misure cautelari

Il 3 agosto, la Procura di Perugia ha emesso un comunicato in merito all’episodio, evidenziando che la notizia della violenza sessuale era stata riportata da un quotidiano, nonostante le misure di riservatezza adottate. La mancanza di un radicamento stabile dell’indagato in città ha spinto le autorità a emettere un provvedimento di fermo urgente, per evitare che potesse fuggire. Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, il personale della Squadra Mobile ha rintracciato l’uomo, conducendolo presso la casa circondariale di Perugia Capanne, dove rimarrà in attesa dell’udienza di convalida.

Le indagini proseguono, e la Polizia sta lavorando per raccogliere ulteriori prove e testimonianze, al fine di garantire che giustizia venga fatta per la giovane vittima.

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