Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha rilasciato dichiarazioni forti riguardo alla situazione degli ostaggi israeliani, sottolineando che non si lasceranno intimidire dalla propaganda di Hamas. Le sue parole sono arrivate in un contesto di crescente tensione, con famiglie di rapiti che hanno bloccato l’autostrada Ayalon a Tel Aviv per chiedere un intervento immediato per la liberazione dei loro cari.
Il ricatto della fame
La crisi tra Israele e Hamas ha raggiunto un nuovo livello di intensità. Il gruppo militante palestinese ha recentemente diffuso video di ostaggi israeliani visibilmente denutriti, un fatto che ha sollevato l’allerta delle agenzie delle Nazioni Unite, le quali stimano che oltre mezzo milione di persone a Gaza siano in condizioni simili. In questo contesto, Hamas ha dichiarato che permetterà l’accesso del Comitato Internazionale della Croce Rossa agli ostaggi israeliani solo se verranno aperti corridoi umanitari verso Gaza.
In un comunicato, le Brigate Qassam hanno affermato di essere pronte a rispondere positivamente a qualsiasi richiesta della Croce Rossa per fornire cibo e medicine agli ostaggi, ma hanno posto come condizione l’apertura permanente di corridoi umanitari per la popolazione di Gaza. Questa proposta arriva in risposta all’appello di Netanyahu, che aveva chiesto alla Croce Rossa di intervenire per garantire assistenza medica e alimentare agli ostaggi. Tuttavia, Hamas ha chiarito che gli ostaggi non riceveranno alcun trattamento speciale finché continuerà il blocco degli aiuti, affermando che gli ostaggi mangiano come la popolazione locale.
La posizione di Netanyahu
Netanyahu ha mantenuto una posizione ferma riguardo alla crisi, rivelando il suo sgomento di fronte ai video degli ostaggi. In un messaggio pubblicato su X, ha descritto le condizioni degli ostaggi e ha accusato Hamas di voler usare la propaganda per spezzare la determinazione di Israele. Il premier ha dichiarato: “Hamas non vuole un accordo. Vuole spezzarci con questi video raccapriccianti”. Ha ribadito il suo impegno a liberare gli ostaggi e a sradicare Hamas, assicurando che non cederà alla paura.
La protesta delle famiglie degli ostaggi
Le parole di Netanyahu hanno suscitato una forte reazione tra i familiari degli ostaggi. Il Forum delle Famiglie degli Ostaggi Israeliani ha organizzato una manifestazione, bloccando l’autostrada Ayalon per chiedere un accordo immediato per la liberazione dei loro cari. Il gruppo ha criticato il primo ministro per le sue dichiarazioni, sostenendo che la pressione militare non porterà al ritorno degli ostaggi e che le loro vite sono in pericolo.
In una nota, il Forum ha espresso preoccupazione per la vita degli ostaggi, sottolineando che le estensioni del conflitto potrebbero portare a conseguenze fatali. Hanno evidenziato le immagini agghiaccianti degli ostaggi nei tunnel e hanno avvertito che non sopravvivranno a ulteriori giorni di sofferenza. La situazione rimane tesa, con famiglie e autorità in attesa di sviluppi in un conflitto che continua a mietere vittime e a creare incertezze.